"Gli impatti del clima che peggiora
gonfieranno l'inflazione come gli steroidi, a meno che tutti i
paesi non adottino un'azione climatica più coraggiosa". Per
questo "la finanza climatica è un'assicurazione globale contro
l'inflazione. I costi in aumento del clima dovrebbero essere il
nemico pubblico numero 1". Lo ha detto Simon Stiell, segretario
esecutivo della Convenzione dell'Onu sul cambiamento climatico,
l'Unfccc, aprendo la sessione della Cop29 di Baku dedicata ai
capi di stato e di governo, il World Leaders Climate Action
Summit, oggi e domani.
"La crisi climatica è una crisi di costo della vita, perché i
disastri climatici stanno alzando il costo delle case e del
business" ha detto ancora Stiell. A suo avviso "lasciare che la
questione languisca irrisolta nelle agende dei governi è una
ricetta per il disastro".
"Eravamo abituati a parlare dell'azione climatica come se
riguardasse soprattutto la salvezza delle generazioni future -
ha spiegato il segretario dell'Unfccc -. Ma c'è stata una svolta
epocale nella crisi climatica globale, perché la crisi sta
diventando rapidamente un killer economico. Gli impatti del
clima stanno tagliando fino al 5% del Pil in molti paesi".
"Impariamo la lezione dalla pandemia - ha detto ancora Stiell
-, quando miliardi di persone hanno sofferto perché non abbiamo
intrapreso un'azione collettiva abbastanza presto, quando le
catene della fornitura sono state colpite. Non facciamo ancora
quell'errore. Milioni di persone semplicemente non si possono
permettere che i loro governi lascino la Cop29 senza un
obiettivo di finanza climatica globale'".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA