Strada dei Parchi Spa, del gruppo
industriale abruzzese Toto, concessionaria delle autostrade
laziali ed abruzzesi A24 e A25, interviene, con una nota, sulla
emergenza scattata dopo la comunicazione, da parte del
commissario governativo per la messa in sicurezza dell'acquifero
del Gran Sasso, Pierluigi Caputi, della rottura di un collettore
all'interno della galleria destra del traforo, e
dell'innalzamento della torbidità delle acque; annuncio fatto in
base a un documento inviato a Caputi dalla Italferr.
L'intervento di Sdp mira a fare chiarezza sulle competenze
del sistema Gran Sasso chiarendo, tra l'altro, che la
responsabilità della arteria, per quanto attiene la viabilità, è
per il periodo della messa in sicurezza del commissario Caputi,
il che significa che ogni opera o riparazione non può essere
portata avanti dalla concessionaria, come sancito dallo stesso
ministero competente.
"La concessionaria comunica di aver ricevuto una segnalazione
riguardante la rottura del collettore di drenaggio principale
(canala) all'interno di una galleria del Traforo del Gran Sasso,
affidata in gestione all'ente Ruzzo Reti SpA. Si tratta di
condotte che furono realizzate durante la costruzione del
Traforo del Gran Sasso per drenare le acque che erano
fuoriuscite dalle falde del Gran Sasso e di cui la Ruzzo Spa ha
curato anche in passato la gestione e per cui SdP declina
qualsiasi responsabilità - si legge nella nota -. Tale assunto è
stato recentemente confermato dal Ministero Infrastrutture e
Trasporti quale amministrazione concedente di Strada dei Parchi,
stabilendo che dette attività sono totalmente estranee agli
obblighi in capo al concessionario".
"Per quanto attiene alla gestione della viabilità del Traforo
del Gran Sasso Strada dei Parchi si atterrà, come fatto finora,
alle indicazioni del Commissario straordinario per la sicurezza
del sistema idrico nell'esclusivo interesse degli utenti -
conclude la nota di Sdp.
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