Azzurri: Osvaldo, felice di essere tornato
'Non sono un cattivo ragazzo'
06 settembre, 15:32Correlati
Non chiamatelo 'bad boy' anche se in campo è talvolta irruente (finendo per farsi escludere dagli Europei), anche se pare attirarsi le antipatie degli arbitri come ha detto Zeman, anche se il suo look non passa inosservato a Coverciano dove si presenta coi capelli raccolti, orecchino, quattro braccialetti, un anello col teschio e il simbolo 'love and peace' al collo.
"Mi dipingono un ragazzo cattivo ma non lo sono e mi scoccia sentirmelo dire - insorge Pablo Daniel Osvaldo - Sono migliorato dai tempi dell'Espanyol anche se devo ancora cambiare caratterialmente, imparare a non ripetere certi comportamenti se voglio fare il salto di qualità". L'ultimo episodio risale a domenica scorsa quando nel match con l'Inter, dopo il secondo gol-capolavoro di fila dopo quello al Catania, l'attaccante italo-argentino è stato espulso ingiustamente da Bergonzi col quale si era già beccato in passato: "Non credo di essere antipatico ma a volte non è facile in campo trattenersi. Credo sia comprensibile anche se non giustificabile, quindi so che devo lavorarci su. Ma con alcuni arbitri si può dialogare, con altri no, talvolta sono più nervosi di noi".
Non nomina Bergonzi ma è sottinteso: "Non voglio entrare in polemica sennò - ride - è peggio per me. Però le immagini parlano da sole". Dopo gli elogi e il gioco di Zeman ("Come allenatore è una manna per noi attaccanti") Osvaldo venerdì con la Bulgaria, prima gara di qualificazione per i Mondiali 2014, è favorito accanto a Giovinco: "Felice di questo ritorno, mai ho smesso di pensare alla maglia azzurra. Prandelli mi ha escluso dagli Europei perché nel finale di stagione mi aveva visto nervoso? Se l'ha detto, evidentemente era così. Ma credo che la stima non sia mai venuta meno".
Nel frattempo si gode il ritorno in azzurro anche per l'assenza di Balotelli e l'intenzione del ct di tornare al centravanti: "Mario ha dimostrato che può far bene in quel ruolo. Io in coppia con lui? Perché no. Ma ora voglio solo pensare alla Bulgaria: se giocherò darò il massimo, non capitano tutti i giorni occasioni simili. E con Giovinco ho già giocato in Under 21, possiamo far bene, è facile con uno della sua classe". Così come con Totti: "Francesco è il più forte con cui abbia mai giocato, è un grande campione ma soprattutto una grande persona".
Mai pensato di andarsene nonostante le voci di mercato: "Quanto sono stato lontano dalla Roma? Zero. Onorato di essere stato accostato a grandi club come la Juve ma non ho mai pensato di lasciare la Roma e credo lo stesso valga per la società. Pronti per lo scudetto? Presto per dirlo, col Catania abbiamo giocato così così, con l'Inter abbiamo fatto una grande gara. Tra 10 giornate ne sapremo di piu". Insomma, un Osvaldo carico anche perché, dice, a lui il nostro calcio piace tantissimo: "Molti attaccanti giovani stanno avendo più spazio rendendo il calcio italiano sempre più bello e competitivo. Non tutti la pensano così? Io sì perché lo vivo e lo vedo da dentro"