Valle d'Aosta discontinua su innovazione
Bene organizzazione e occupazione qualificata
06 marzo, 19:01 (ANSA) - BRUXELLES, 6 MAR - La Val d'Aosta si delinea come
una regione con una performance discontinua e disomogenea
sull'innovazione, registrando alcuni buoni risultati a fronte di
altri piuttosto negativi. E' quanto emerge dai dati Ue
sull'innovazione regionale elaborati dalla Commissione europea
nel 'Regional Innovation Scoreboard', presentati dal
vicepresidente della commissione Antonio Tajani, che esamina una
serie di parametri-chiave sull'innovazione di un territorio.
La regione alpina è da una parte terza tra le altre italiane per l'introduzione di innvazioni a livello organizzativo e di marketing, con un indice dello 0,572, preceduta solo da Friuli-Venezia Giulia (0,644) e Bolzano (0,610). Ed è anche quinta per il tasso di occupati altamente qualificati (indicatore a 0,570, prima la Lombardia con 0,777).
La Valle d'Aosta riesce poi a posizionarsi entro la metà classifica sul fronte degli investimenti delle imprese per ricerca e sviluppo (nona con 0,261, leader il Piemonte con 0,503) e anche nelle spese per l'innovazione al di fuori della ricerca (decima con 0,350, prima Bolzano con 0,444).
I risultati si fanno invece decisamente deludenti per quanto riguarda l'innovazione in-house delle imprese, dove è quasi maglia nera d'Italia (diciottesima con 0,272, primo il Friuli con 0,733), e anche per l'introduzione di prodotti e processi innovativi (diciassettesima con 0,321, leader ancora il Friuli con 0,705).
La regione a statuto speciale è inoltre poco brillante per il numero di imprese che collaborano con altre (quindicesima con 0,100, guida sempre il Friuli con 0,292), per il numero di richieste di brevetti (tredicesima con 0,198, prima l'Emilia-Romagna con 0,399), e per la commercializzazione dell'innovazione (dodicesima con 0,508, di nuovo prima l'Emilia con 0,552).
La Valle d'Aosta resta quindi, come tutte le regioni italiane, sotto la media Ue nella categoria degli 'innovatori moderati'. A fare eccezione, solo Piemonte, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, con valori che superano la media europea e che li collocano alla pari delle regioni del Nord Europa. (ANSA)
La regione alpina è da una parte terza tra le altre italiane per l'introduzione di innvazioni a livello organizzativo e di marketing, con un indice dello 0,572, preceduta solo da Friuli-Venezia Giulia (0,644) e Bolzano (0,610). Ed è anche quinta per il tasso di occupati altamente qualificati (indicatore a 0,570, prima la Lombardia con 0,777).
La Valle d'Aosta riesce poi a posizionarsi entro la metà classifica sul fronte degli investimenti delle imprese per ricerca e sviluppo (nona con 0,261, leader il Piemonte con 0,503) e anche nelle spese per l'innovazione al di fuori della ricerca (decima con 0,350, prima Bolzano con 0,444).
I risultati si fanno invece decisamente deludenti per quanto riguarda l'innovazione in-house delle imprese, dove è quasi maglia nera d'Italia (diciottesima con 0,272, primo il Friuli con 0,733), e anche per l'introduzione di prodotti e processi innovativi (diciassettesima con 0,321, leader ancora il Friuli con 0,705).
La regione a statuto speciale è inoltre poco brillante per il numero di imprese che collaborano con altre (quindicesima con 0,100, guida sempre il Friuli con 0,292), per il numero di richieste di brevetti (tredicesima con 0,198, prima l'Emilia-Romagna con 0,399), e per la commercializzazione dell'innovazione (dodicesima con 0,508, di nuovo prima l'Emilia con 0,552).
La Valle d'Aosta resta quindi, come tutte le regioni italiane, sotto la media Ue nella categoria degli 'innovatori moderati'. A fare eccezione, solo Piemonte, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna, con valori che superano la media europea e che li collocano alla pari delle regioni del Nord Europa. (ANSA)