Codice rosa esteso in tutta la Toscana
Giunta Regionale, progetto per fasce deboli in tutte le Asl
11 marzo, 12:03 (ANSA) - FIRENZE, 11 MAR - Codice rosa presente in tutti gli
ospedali della Toscana. Lo rende noto la Regione spiegando che
la Giunta ha approvato una delibera che estende il
progetto alle Aziende sanitarie di Massa e Carrara, Pistoia,
Siena, Firenze, e alle Aziende ospedaliero universitarie pisana
e senese, coprendo così l'intero territorio toscano.
"I dati di attività dimostrano come il progetto regionale del Codice rosa contribuisca all'emersione del fenomeno dei maltrattamenti e abusi commessi nei confronti delle fasce deboli della popolazione: donne, ma anche bambini, anziani, omosessuali, extracomunitari - spiega l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - Nel 2012, nelle 5 aziende in cui era presente, sono stati registrati 1.455 casi di violenza, mentre nel 2013, con 10 aziende, sono stati accertati 2.998 casi. Il lavoro di squadra che mette in rete tante competenze diverse, medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, magistratura, forze dell'ordine, associazioni, centri antiviolenza, si è dimostrato molto efficace nel far emergere gli episodi di violenza, dare sostegno alle vittime e perseguire i responsabili".
Il progetto del Codice rosa è partito nel 2010 nella Asl di Grosseto. Dal gennaio 2012 è diventato progetto regionale, con la firma di un protocollo tra Regione Toscana e procura della Repubblica, coinvolgendo 5 aziende. Dal gennaio 2013 altre 5 aziende sono entrate nel progetto. Con l'estensione del progetto alle rimanenti 6 aziende, ora è operativo in tutte le aziende della Toscana. Nel 2013, nelle 10 aziende in cui il Codice Rosa era attivo sono stati registrati 2.998 casi, di cui 2.646 su adulti (2.536 maltrattamenti, 85 abusi, 25 stalking), e 352 su minori (293 maltrattamenti e 59 abusi). Dal 2012 ad oggi, la Regione ha destinato al progetto 595.000 euro per l'allestimento della "stanza rosa" nei pronto soccorso, la dotazione di tutto il materiale necessario, le spese aggiuntive per il personale (reperibilità/straordinari), l'organizzazione delle iniziative formative rivolte al personale e le attività informative/comunicative rivolte alla cittadinanza.(ANSA).
"I dati di attività dimostrano come il progetto regionale del Codice rosa contribuisca all'emersione del fenomeno dei maltrattamenti e abusi commessi nei confronti delle fasce deboli della popolazione: donne, ma anche bambini, anziani, omosessuali, extracomunitari - spiega l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - Nel 2012, nelle 5 aziende in cui era presente, sono stati registrati 1.455 casi di violenza, mentre nel 2013, con 10 aziende, sono stati accertati 2.998 casi. Il lavoro di squadra che mette in rete tante competenze diverse, medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, magistratura, forze dell'ordine, associazioni, centri antiviolenza, si è dimostrato molto efficace nel far emergere gli episodi di violenza, dare sostegno alle vittime e perseguire i responsabili".
Il progetto del Codice rosa è partito nel 2010 nella Asl di Grosseto. Dal gennaio 2012 è diventato progetto regionale, con la firma di un protocollo tra Regione Toscana e procura della Repubblica, coinvolgendo 5 aziende. Dal gennaio 2013 altre 5 aziende sono entrate nel progetto. Con l'estensione del progetto alle rimanenti 6 aziende, ora è operativo in tutte le aziende della Toscana. Nel 2013, nelle 10 aziende in cui il Codice Rosa era attivo sono stati registrati 2.998 casi, di cui 2.646 su adulti (2.536 maltrattamenti, 85 abusi, 25 stalking), e 352 su minori (293 maltrattamenti e 59 abusi). Dal 2012 ad oggi, la Regione ha destinato al progetto 595.000 euro per l'allestimento della "stanza rosa" nei pronto soccorso, la dotazione di tutto il materiale necessario, le spese aggiuntive per il personale (reperibilità/straordinari), l'organizzazione delle iniziative formative rivolte al personale e le attività informative/comunicative rivolte alla cittadinanza.(ANSA).