Al Meyer intervento unico in Italia
Eseguito con innovativa tecnica endoscopica su quindicenne
20 febbraio, 20:40 (ANSA) - FIRENZE, 20 FEB - Eseguita all'ospedale Meyer di
Firenze un'operazione chirurgica per rimuovere una malformazione
cerebrale grazie a una nuova tecnica endoscopica mai usata prima
in Italia. L'intervento è il terzo di questo tipo effettuato al
mondo. La paziente, una ragazzina di 15 anni arrivata alla
rianimazione dell'ospedale circa due mesi fa con un'emiparesi e
difficoltà respiratorie, ha recuperato completamente i deficit
neurologici causati dalla malformazione.
L'intervento, eseguito martedì scorso da un team diretto da
Lorenzo Genitori – responsabile della neurochirurgia - in
collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, ha
consentito di asportare una grave malformazione vascolare dal
tronco dell’encefalo. "L’area sede della malformazione
cavernomatosa, la regione pontina del tronco dell’encefalo -
spiega una nota del Meyer -, è stata raggiunta attraverso un
approccio endoscopico trans naso sfenoidale e transclivale con
un primo intervento. Questo ha permesso di raggiungere la sede
della malformazione, che si era lesionata sanguinando e
provocando danni neurologici, e di 'svuotarla' del sangue".
Successivamente, "è stato eseguito un secondo intervento, con il medesimo approccio e utilizzando una moderna tecnologia hd, grazie al quale si è potuto procedere alla rimozione della malformazione, recuperando completamente tutti i deficit che aveva causato". In Italia un’operazione del genere non era mai stata eseguita, almeno in età pediatrica. "La malformazione - si precisa dal Meyer - non era affiorante all’esterno del tronco e dunque non era raggiungibile con l’approccio chirurgico standard". Inoltre la lesione era "localizzata in un distretto del cervello, la parte anteriore del ponte del tronco dell’encefalo, che è una vera e propria 'centralina di comando' di tutte le nostre attività motorie e sensitive e dunque una zona delicatissima da raggiungere". Per questo, "l’approccio endoscopico trans naso sfenoidale si è rivelato fondamentale", consentendo ai chirurghi di arrivare alla malformazione senza danneggiare le zone circostanti.
Successivamente, "è stato eseguito un secondo intervento, con il medesimo approccio e utilizzando una moderna tecnologia hd, grazie al quale si è potuto procedere alla rimozione della malformazione, recuperando completamente tutti i deficit che aveva causato". In Italia un’operazione del genere non era mai stata eseguita, almeno in età pediatrica. "La malformazione - si precisa dal Meyer - non era affiorante all’esterno del tronco e dunque non era raggiungibile con l’approccio chirurgico standard". Inoltre la lesione era "localizzata in un distretto del cervello, la parte anteriore del ponte del tronco dell’encefalo, che è una vera e propria 'centralina di comando' di tutte le nostre attività motorie e sensitive e dunque una zona delicatissima da raggiungere". Per questo, "l’approccio endoscopico trans naso sfenoidale si è rivelato fondamentale", consentendo ai chirurghi di arrivare alla malformazione senza danneggiare le zone circostanti.