Al via nuovo piano sanità Toscana
Tra 'pilastri' tagli a liste attesa, piu' assistenza domiciliare
12 febbraio, 20:43 (ANSA) - FIRENZE, 12 FEB - ''Un piano concreto, di alto
livello qualitativo e innovativo, in anticipo su moltissime
legislazioni regionali e in linea con i contenuti del Patto per
la salute che si stanno discutendo in questi giorni tra Regioni
e ministero''. Questo il giudizio dell'assessore al diritto alla
salute Luigi Marroni in merito al nuovo piano socio sanitario
integrato, presentato oggi insieme all'assessore regionale al
welfare Salvatore Allocca. Il piano è chiamato a disegnare il
quadro degli interventi nei due settori.
Il piano, hanno spiegato i due assessori, ha richiesto un lungo lavoro, e dopo una sua prima approvazione nel 2011 è stato aggiornato e ridefinito alla luce dei cambiamenti della situazione economica nazionale, i tagli delle risorse e la spending review a livello nazionale. L'atto è stato varato la scorsa settimana dalla Giunta toscana e sarà ora portato all'esame del Consiglio regionale.
''Questo piano rappresenta per noi una grande sfida - ha ricordato Marroni - particolarmente significativa in questo momento così complesso e in evoluzione. Il sostanziale pareggio del bilancio 2012 della sanità ci ha consentito di riavviare il percorso di approvazione del Piano, per arrivare alla sua adozione definitiva. La sanità toscana è in piedi, in buona salute, e anzi è migliorata. I conti sono sotto controllo e questi due anni di 'traversata del deserto', anziché indebolirci, ci hanno rafforzato. Sta continuando il processo di investimento e completamento della rete ospedaliera''. Secondo Allocca ''le critiche relative all'allungamento dei tempi sono legittime, ma adesso è necessario che il Piano segua in tempi brevi il suo corso in commissione ed in Consiglio''.
Il Piano prevede sette azioni prioritarie nella programmazione regionale sulle quali concentrare l'attenzione per l'anno 2014: la diminuzione delle liste di attesa per la chirurgia, il rafforzamento dell' odontoiatria, della continuità ospedale-territorio e dell'assistenza domiciliare, oltre a porre attenzione al benessere degli operatori, alla salute di genere, e alla ricerca scientifica. Tra gli obiettivi sociali il Piano punta sui diritti di cittadinanza, alla casa, sul contrasto alla fragilità e alla disuguaglianza.
Alla base del sistema sanitario toscano il Piano pone, tra l'altro, lo sviluppo della rete territoriale della sanità e il suo lavoro in maniera coordinata anche attraverso i vari ospedali sui territori. Continua inoltre la riorganizzazione del servizio di emergenza-urgenza, il 118, e forte attenzione alla sanità d'iniziativa incentrata sulla persona e la personalizzazione delle cure. Sul fronte dei piccoli ospedali è previsto, a partire dal secondo semestre 2014, l'attivazione dei patti territoriali con i vari Comuni. Sul versante del welfare proseguirà il progetto di prestito sociale, già avviato nel 2013, a sostegno di persone e famiglie in situazioni di particolare difficoltà o fragilità socio-economica. Confermato anche il pacchetto di aiuti alle famiglie e sarà costituito un fondo per la prestazione di garanzie integrative sui mutui immobiliari concessi alle famiglie. Sarà poi mantenuto il Fondo regionale per il sostegno alla locazione, con risorse regionali che, sostanzialmente, andranno a sostituire il Fondo statale.
Per incrementare l'offerta di edilizia sociale sono previsti attivazione e gestione di specifici programmi operativi che prevedono la realizzazione di nuovi alloggi Erp, attraverso interventi di recupero o nuova costruzione. Previsto inoltre uno specifico 'Piano di indirizzo integrato per le politiche sull'immigrazione'.
Il piano, hanno spiegato i due assessori, ha richiesto un lungo lavoro, e dopo una sua prima approvazione nel 2011 è stato aggiornato e ridefinito alla luce dei cambiamenti della situazione economica nazionale, i tagli delle risorse e la spending review a livello nazionale. L'atto è stato varato la scorsa settimana dalla Giunta toscana e sarà ora portato all'esame del Consiglio regionale.
''Questo piano rappresenta per noi una grande sfida - ha ricordato Marroni - particolarmente significativa in questo momento così complesso e in evoluzione. Il sostanziale pareggio del bilancio 2012 della sanità ci ha consentito di riavviare il percorso di approvazione del Piano, per arrivare alla sua adozione definitiva. La sanità toscana è in piedi, in buona salute, e anzi è migliorata. I conti sono sotto controllo e questi due anni di 'traversata del deserto', anziché indebolirci, ci hanno rafforzato. Sta continuando il processo di investimento e completamento della rete ospedaliera''. Secondo Allocca ''le critiche relative all'allungamento dei tempi sono legittime, ma adesso è necessario che il Piano segua in tempi brevi il suo corso in commissione ed in Consiglio''.
Il Piano prevede sette azioni prioritarie nella programmazione regionale sulle quali concentrare l'attenzione per l'anno 2014: la diminuzione delle liste di attesa per la chirurgia, il rafforzamento dell' odontoiatria, della continuità ospedale-territorio e dell'assistenza domiciliare, oltre a porre attenzione al benessere degli operatori, alla salute di genere, e alla ricerca scientifica. Tra gli obiettivi sociali il Piano punta sui diritti di cittadinanza, alla casa, sul contrasto alla fragilità e alla disuguaglianza.
Alla base del sistema sanitario toscano il Piano pone, tra l'altro, lo sviluppo della rete territoriale della sanità e il suo lavoro in maniera coordinata anche attraverso i vari ospedali sui territori. Continua inoltre la riorganizzazione del servizio di emergenza-urgenza, il 118, e forte attenzione alla sanità d'iniziativa incentrata sulla persona e la personalizzazione delle cure. Sul fronte dei piccoli ospedali è previsto, a partire dal secondo semestre 2014, l'attivazione dei patti territoriali con i vari Comuni. Sul versante del welfare proseguirà il progetto di prestito sociale, già avviato nel 2013, a sostegno di persone e famiglie in situazioni di particolare difficoltà o fragilità socio-economica. Confermato anche il pacchetto di aiuti alle famiglie e sarà costituito un fondo per la prestazione di garanzie integrative sui mutui immobiliari concessi alle famiglie. Sarà poi mantenuto il Fondo regionale per il sostegno alla locazione, con risorse regionali che, sostanzialmente, andranno a sostituire il Fondo statale.
Per incrementare l'offerta di edilizia sociale sono previsti attivazione e gestione di specifici programmi operativi che prevedono la realizzazione di nuovi alloggi Erp, attraverso interventi di recupero o nuova costruzione. Previsto inoltre uno specifico 'Piano di indirizzo integrato per le politiche sull'immigrazione'.