Salute: contenzioso Ospedale Careggi-Data Medical a Corte Ue
Giudici dovranno stabilire validità bando Regione Lombardia
17 febbraio, 15:48 (ANSA) - BRUXELLES, 17 FEB - La diatriba tra l'Azienda
ospedaliera universitaria di Careggi e la società Data Medical
service s.r.l, nata sulla scia dell'esito dell'appalto del 2005
della Regione Lombardia per i servizi triennali di elaborazione
dati, è sbarcata in Europa. Se ne occuperà infatti la Corte di
Giustizia del Lussemburgo, chiamata dal Consiglio di stato a
fare luce su questo caso.
In concreto i giudici Ue dovranno valutare se la normativa comunitaria sugli appalti si contrapponga ad una legge nazionale che permette ad un soggetto, quale l'Azienda ospedaliera di Careggi, che beneficia di risorse pubbliche, di partecipare a gare pubbliche sfruttando una posizione concorrenziale di favore. Il tutto senza che esistano misure correttive. L'Azienda ospedaliera di Careggi vinse l'appalto della Regione Lombardia anche grazie ad un ribasso del 59%, un risultato impugnato di fronte al Tar dalla Data Medical service s.r.l., seconda classificata. La perdente lamentava, oltre all'offerta di ribasso considerata 'anomala', il fatto che l'aggiudicataria andasse esclusa, sul presupposto che un ente pubblico non possa partecipare ad una gara pubblica. Il Tar ha accolto il ricorso, considerando che un'impresa pubblica può solo, e solo a determinate condizioni, vedersi affidare un appalto in via diretta, ma la sentenza è stata impugnata di fronte al Consiglio di Stato. Ora la palla passa alla Corte Ue.
(ANSA)
In concreto i giudici Ue dovranno valutare se la normativa comunitaria sugli appalti si contrapponga ad una legge nazionale che permette ad un soggetto, quale l'Azienda ospedaliera di Careggi, che beneficia di risorse pubbliche, di partecipare a gare pubbliche sfruttando una posizione concorrenziale di favore. Il tutto senza che esistano misure correttive. L'Azienda ospedaliera di Careggi vinse l'appalto della Regione Lombardia anche grazie ad un ribasso del 59%, un risultato impugnato di fronte al Tar dalla Data Medical service s.r.l., seconda classificata. La perdente lamentava, oltre all'offerta di ribasso considerata 'anomala', il fatto che l'aggiudicataria andasse esclusa, sul presupposto che un ente pubblico non possa partecipare ad una gara pubblica. Il Tar ha accolto il ricorso, considerando che un'impresa pubblica può solo, e solo a determinate condizioni, vedersi affidare un appalto in via diretta, ma la sentenza è stata impugnata di fronte al Consiglio di Stato. Ora la palla passa alla Corte Ue.
(ANSA)