Modena discute tutela aceto balsamico
Il valore dei prodotti contraffatti paragonabile a quello Igp
31 marzo, 19:07L'aceto balsamico di Modena Igp ha infatti una produzione 'ufficiale' di 90 milioni di litri l'anno per un fatturato che supera in partenza i 400 milioni, e arriva a 600 milioni al consumo. Numeri che sono paragonabili a quelli della contraffazione, producendo di conseguenza un danno importante per i produttori e confusione tra i consumatori.
Federico Desimoni, direttore del consorzio, ha spiegato che ora ci sono ''doveri e responsabilità da cui non ci si può sollevare e c'è la necessità di una rilettura della normativa in vigore, che dice che i termini come 'balsamico' e 'aceto' appartengono al linguaggio comune ma vanno usati rispettando le normative. Quindi quello che faremo è capire cosa vuol dire rispettare le norme, nel caso andando fino alla Corte di giustizia europea. 'Aceto' e 'balsamico' sono termini comuni ma non generici''.
Dello stesso parere il presidente del consorzio (che rappresenta il 98% della produzione certificata), Stefano Berni, che da un lato ha posto come priorità la via diplomatica all'interno delle istituzioni comunitarie, ma ''non dimentichiamo - ha aggiunto - che come 'ultima ratio' abbiamo il ricorso alla Corte. E sono sicuro che potremmo avere risposte positive''. Intanto, per l'assessore all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna, Tiberio Rabboni, la costituzione del consorzio è ''un traguardo e un punto di partenza allo stesso tempo. Siamo consapevoli che l'aceto balsamico di Modena è uno dei prodotti di origine più usurpati nella sua denominazione e l'azione di tutela è la condizione stessa per valorizzare questo prodotto''.
Presente all'incontro anche Paolo De Castro, presidente della commissione agricoltura del Parlamento europeo: ''Un esempio concreto dell'attenzione delle istituzioni europee sul tema è rappresentato dalla norma introdotta dal Parlamento europeo che permette di ritirare prodotti contraffatti all'interno del mercato comunitario. Fuori dai confini europei - ha spiegato - bisogna però andare per vie diplomatiche. Emblematico il recente accordo Ue-Canada che apre di fatto nuovi straordinari scenari di crescita per i nostri prodotti di qualità''. (ANSA)