Con progetto Ue la produzione del Lambrusco è sostenibile
Eco-tecnologie tagliano consumi acqua, Provincia Modena in campo
30 gennaio, 11:31Il progetto, durato 30 mesi e costato oltre un milione di euro, è stato cofinanziato al 50% dal programma europeo Eco-innovation e ha coinvolto undici partner fra Francia, Spagna, Portogallo, Ungheria e Italia. La Provincia di Modena ha coinvolto tre cantine: una è quella del corso di enologia dell'Università di Bologna, gestita dal centro privato di ricerca ed innovazione Astra, che ha testato vini rossi e bianchi, un'altra è quella di un piccolo produttore di vino in bottiglia, prevalentemente Lambrusco (Cavicchioli), mentre la terza è quella di una cooperativa di 1.200 produttori, la Cantina di Carpi e Sorbara. Il nuovo processo di produzione testato dal progetto europeo ha dimostrato l'efficacia di due eco-tecnologie, a partire dall'uso di un particolare tipo di filtro per il vino (BERGEROW- BECO PAD). "A differenza dei filtri tradizionali - spiega Paola Siragusa, coordinatrice dei progetti Ue per la Provincia di Modena - questo non inquina l'ambiente ma finisce nel compost, riduce dal 29% al 67% il consumo di acqua e diminuisce dal 72% al 91% le perdite di vino, durante il processo di filtrazione".
Un altro dispositivo (INOXPA) invece ha risolto il problema del lavaggio dei tubi utilizzati per i travasi del vino.
"Per pulirli normalmente serve molta acqua - racconta Siragusa - e si spreca molto vino, invece con questa eco-tecnologia, che impiega una sorta di pallina che si muove all'interno dei tubi trascinando via il liquido, siamo riusciti a tagliare i consumi idrici dal 70% al 98% e a recuperare dal 97% al 99% del vino, che spesso invece rimane sprecato all'interno delle condutture". (ANSA).