Apprendistato contro la disoccupazione giovanile
"Modello Campania" attiva 20.900 contratti e apre al futuro
Trovare lavoro apprendendo, direttamente nelle aziende, i segreti del mestiere. Contro la disoccupazione giovanile, l'apprendistato può favorire l'ingresso dei ragazzi nel mondo del lavoro, alternando la pratica con lo studio, e può rappresentare la leva per lo sviluppo e la crescita.
"E' la strada migliore per avviare i giovani al mercato del lavoro - ha detto Carlo dell'Aringa, sottosegretario al Lavoro, intervenuto a Napoli alla 'Seconda Giornata dell'Apprendistato in Campania' - Così si riesce a combinare esperienze di formazione e di lavoro".
Una "formula vincente", l'ha definita dell'Aringa, che ha citato il caso della Germania dove "la metà dei ragazzi si avvia al lavoro attraverso l'apprendistato. Il loro tasso di disoccupazione giovanile è di poco superiore al 5%, qui è al 40% - ha aggiunto ? La differenza tra i due Paesi non dipende solo da questo, ma è un aspetto importante".
Il sottosegretario ha evidenziato che, proprio perché l'apprendistato può essere un'arma contro la disoccupazione giovanile, "abbiamo intenzione di avviare progetti affinché si avvicinino al mondo del lavoro, proprio con l'apprendistato, circa 500mila ragazzi, prevedendo anche forme di incentivi per la formazione universitaria". Inoltre ha ricordato che gli incentivi previsti su questo tipo di contratto sono destinati anche "alla loro trasformazione da apprendistato a tempo indeterminato".
La Regione Campania, a poco più di un anno dall'approvazione del Testo unico per l'Apprendistato, ha registrato un trend di costante crescita di attivazione di questo tipo di contratto, raggiungendo quota 20.900. "La Regione Campania si sta impegnando seriamente - ha affermato l'assessore al Lavoro, Severino Nappi - e abbiamo risorse destinate proprio a questo scopo. Abbiamo misure per l'apprendistato, per i tirocini, percorsi di inserimento attraverso la formazione". Il punto centrale delle politiche del lavoro, ha sottolineato "è formazione finalizzata all'occupazione e incrocio tra scuola, formazione stessa e lavoro. Puntiamo a rendere strutturali le competenze dei nostri ragazzi ? ha proseguito ? proprio favorendo percorsi di alternanza scuola-lavoro".
A raccontare le esperienze della Lombardia, Valentina Aprea, assessore regionale al Lavoro, la quale ha fatto sapere che "lo slogan adottato è stato 'Studiare in azienda e trovare lavoro a scuola' perché occorre costruire reti orizzontali per creare opportunità. Abbiamo formalizzato queste esperienze in protocolli d'intesa e previsto finanziamenti del Fse finalizzati al successo formativo e lavorativo - ha detto ancora - In questa fase ci sono 100 milioni per la formazione professionale, abbiamo corsi triennali per conseguire qualifiche, 33 milioni destinati all'apprendistato e 48 milioni per la dote unica lavoro. Un tesoretto ? ha concluso - a disposizione di chi cerca lavoro o vuole riqualificarsi per essere ricollocato attraverso l'aiuto degli enti accreditati e delle agenzie per il lavoro".
