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In evidenza
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In collaborazione con Sanità per il Veneto
"La Regione Veneto nel corso degli
anni ha saputo costruire servizi innovativi sperimentali resi a
favore di 2.496 utenti; ha sviluppato una rete di fattorie
sociali (che accoglie 568 persone con disabilità) e ha attuato
inserimenti lavorativi specifici (4.800 persone con disabilità).
Ha garantito interventi nell'ambito della domiciliarità a favore
di 5.850 persone con disabilità. Sono stati sviluppati nel
territorio iniziative partite dal basso, grazie al contributo
fondamentale del Terzo settore e di associazioni come Anffas
(436 progetti diffusi su tutto il territorio regionale)".
Tuttavia abbiamo ancora di fronte sfide importanti: "la
necessità di riuscire a realizzare un progetto di vita intorno
alla persona con disabilità che non sia frammentato, ma
unitario, capace di tener conto delle necessità sanitarie,
mediche, scolastiche, lavorative, sportive e di integrazione
della persona e dei suoi familiari. È necessario un cambiamento
organizzativo e di mentalità". Lo ha detto l'assessore alla
Sanità e al Sociale Manuela Lanzarin intervenendo questa mattina
all'M9 di Mestre agli Stati generali sulle disabilità
intellettive e disturbi del neurosviluppo. Un momento di
confronto e condivisione per fare il punto sulla situazione
delle persone con disabilità, promosso da Anffas nazionale con
la collaborazione di Anffas Veneto.
Stiamo vivendo un momento importante, non solo dal punto di
vista legislativo, con una rivoluzione normativa molto forte, ma
anche con le trasformazioni sociali e demografiche che stiamo
vivendo, quali denatalità e invecchiamento della popolazione, o
con la difficoltà di trovare personale specializzato a cui
bisogna garantire il turnover. È dunque fondamentale investire
sempre più sulla programmazione e coprogettazione con gli attori
del sistema attraverso una responsabilità collettiva".
Punto di partenza della riflessione è stata la presentazione
di un sondaggio sulla percezione della disabilità cognitiva in
Veneto. Ne è emersa la necessità di intervenire ancora a livello
culturale, se è vero che il 30,12% del campione intervistato ha
dichiarato di provare disagio quando pensa a una persona con
disabilità, il 20,55% paura, il 14,10 imbarazzo..
In collaborazione con Sanità per il Veneto
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