Si gioca tutto sui numeri
ospedalieri adesso il Veneto. L'ondata di Omicron spinge sui
nuovi contagi, ma - a causa dei molti non vaccinati - fa
lievitare le ospedalizzazioni, con reparti di area medica
intasati da malati Covid, l'80% dei quali sono persone no vax.
Il boom di ricoveri nelle ultime 24 ore, +125, è il segnale di
una crisi al di là dall'essere superata. Nonostante negli ultimi
due giorni il bollettino quotidiano sia sceso sotto quota
20.000: oggi i contagi sono stati 18.357 - il giorno precedente
17.956 - Tuttavia i parametri sui quali Cts e cabina di regia
basano le loro decisioni sulle varie fasce di rischio riguardano
soprattutto la tenuta ospedaliera. E con i numeri attuali, è
tornato a confermare il governatore Luca Zaia, "il Veneto resta
anche la prossima settimana in zona gialla. Aspettiamo
l'ufficializzazione, ma i dati solo da area gialla, in virtù
soprattutto della soglia dei ricoveri in area medica". Dove nel
frattempo perè si sono aggiunti altri 125 pazienti, per un
totale di 1.727. Solo un lieve rialzo invece per le terapie
intensive, 208 (+2). L'altro dato in forte crescita è quello
degli attuali positivi: nella regione sono 232.482 le persone in
isolamento. Resta aperta la richiesta delle Regioni di una nuova
classificazione dei 'casi', sulla base delle linee guida
indicate dall'europeo Ecdc.
"Auspichiamo che a ore - ha detto Zaia - si decida di
estrapolare dalla contabilità ospedaliera i dati di quelli che
definisco i 'Covid per caso', ovvero quei pazienti, facciamo
l'esempio della partoriente, del tutto asintomatici e che si
scoprono positivi solo all'ingresso in ospedale, con
l'effettuazione del tampone".
Una linea sulla quale si attende l'emanazione di una
circolare - "al momento non c'è nessun atto formale" ha però
chiarito il Ministero della Salute - che per i pazienti
ricoverati in ospedale per cause diverse dal Covid, risultati
positivi al test ma asintomatici, dovrebbe prevedere il loro
conteggio come 'casi' Covid, ma non tra i ricoveri di Area
Medica Covid.
E mentre a livello nazionale la variante Omicron si conferma
ormai predominante - il 3 gennaio scorso aveva una prevalenza
stimata all'81%, con una variabilità regionale tra il 33% e il
100% -
sul fronte vaccinale il Veneto si avvicina al giro di boa di
metà popolazione (44,5%) nella somministrazione delle terze
dosi/booster
Riproduzione riservata © Copyright ANSA