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Rimosso dal calendario del Giubileo l'evento Lgbt

Rimosso dal calendario del Giubileo l'evento Lgbt

"Mancano i dati, verrà reinserito". Domani il Papa ad Ajaccio

CITTÀ DEL VATICANO, 14 dicembre 2024, 16:23

di Manuela Tulli

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Giubileo per la comunità Lgbt è stato rimosso dal calendario ufficiale dell'Anno Santo.

L'appuntamento era fissato al 6 settembre ma al momento figurano altri due eventi e non quello della Tenda di Gionata, l'organizzazione che si occupa della pastorale delle persone omosessuali e transgender.

"Mancavano delle informazioni, come il numero di partecipanti e il tipo di evento.

Appena avremo queste informazioni, verrà reinserito", precisa l'ufficio stampa del Giubileo. D'altronde monsignor Rino Fisichella, il 'regista' degli eventi dell'Anno Santo 2025, aveva commentato l'evento dicendo: "Tutti sono i benvenuti". L'associazione interessata comunque riferisce di non essere stata informata del fatto che il suo evento fosse stato sbianchettato dalla programmazione ufficiale.

"Non sappiamo nulla, nessuno ci ha dato una spiegazione", ha commentato Innocenzo Pontillo, presidente della Tenda di Gionata, parlando al portale 'gay.it'. Il Vaticano, in attesa di avere le informazioni richieste, in ogni caso prende le distanze dall'evento spiegando che il Dicastero per l'Evangelizzazione è stato incaricato dell'organizzazione del Giubileo e, in particolare, dei 35 'grandi eventi' giubilari: "Tutti gli altri eventi e pellegrinaggi, di cui si dà notizia nel calendario giubilare generale, sono interamente sotto la responsabilità delle Diocesi e delle singole associazioni proponenti". Resta il fatto che la data del 6 settembre, se verrà reinserita nel calendario, resta divisiva.

Se il direttore di Jesus, don Vincenzo Vitale, aveva sottolineato nei giorni scorsi che "la Chiesa non può che chiedersi cosa fare per offrire loro un accompagnamento e portare speranza", il portale tradizionalista 'messainlatino' aveva bollato l'evento come il Giubileo degli "effeminati". E mentre a San Pietro si mettono a punto ancora i preparativi per l'ormai prossima apertura della Porta Santa, il 24 dicembre, Papa Francesco volerà domani ad Ajaccio, in Corsica. Un viaggio di dodici ore nel cuore del Mediterraneo per 'benedire' la devozione popolare, un antidoto contro la crescente secolarizzazione in Europa. Diversi gli appuntamenti: la conclusione del convegno sulle confraternite, l'incontro con i religiosi, la messa.

Ma gli occhi sono puntati sul momento finale della giornata quando il Papa incontrerà all'aeroporto il presidente francese Emmanuel Macron. "Immagino che il tema della pace, dovunque sia necessaria e attesa oggi, sarà cruciale", ha detto ai media vaticani il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin parlando di quest'incontro. La pace è anche al centro di una lettera inviata dal Papa al Nunzio a Mosca mons. Giovanni D'Aniello. "Mi faccio interprete delle decine di migliaia di madri, padri e figli che piangono i propri cari caduti in guerra o sono angosciati per quelli dispersi, fatti prigionieri o feriti, siano essi militari o civili. Il loro grido si eleva a Dio, invocando pace al posto della guerra, dialogo al posto del fragore delle armi, solidarietà al posto degli interessi di parte, perché non si può mai uccidere in nome di Dio", le parole del Papa. 

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