Trovare l'infinito nella vita
ordinaria "sperando alla fine di riscoprire Dio, il grande
desaparecido del nostro tempo": è questo il filo rosso del nuovo
libro di Enzo Romeo, vaticanista del Tg2, "Camminare insieme.
Sinodalità e vita" per le edizioni Ave.
La morte, la fede, la vita della Chiesa, l'intelligenza
artificiale, le ansie e le speranze per il futuro, sono alcuni
dei temi. Se il Sinodo, questo grande processo di cambiamento in
corso nella Chiesa cattolica, chiama tutti ad un "camminare
insieme", c'è poi un cammino personale che si fa giorno per
giorno. E' quello che racconta il giornalista della Rai che - da
anni dall'altra parte della telecamera per raccontare il Papa,
il Vaticano e la Chiesa in generale - questa volta cambia il
punto di vista per una narrazione più personale. Parla dei
grandi temi della vita e comincia proprio dalla fine, la morte.
"Perché abbiamo paura di parlare della morte?", si chiede Romeo.
La risposta non arriva da grandi trattati filosofici e teologici
ma dalla vita quotidiana, come quella di avere perso il papà a
soli 7 anni o aver visto sparire amici cari all'improvviso.
"Sorella morte, che lo vogliamo o no, è una nostra compagna di
viaggio". Romeo parla poi dei mesi della pandemia in cui "il
limite", concetto che sembrava superato e che si è invece
imposto nelle vite di tutti.
Nel libro si respira un'aria di fede, non sempre scontata,
vissuta in Azione Cattolica ma anche nei monasteri in cui Romeo
si è immerso per raccontare da giornalista la vita che scorre
tra quelle mura ma anche per capirne il senso profondo. Parla
per esempio delle preghiere notturne e sottolinea: "Non si può
comprendere la certosa se non si comprendono i passi dei monaci
nel buio della mezzanotte, il loro silente incedere verso un
centro che attira come una calamita il metallo, il convergere
tutti intorno all'altare". Tra i temi anche uno dei mali
contemporanei molto diffuso, "l'accidia alla rovescia", dove a
tutti è ormai chiesto di essere iperattivi.
Inframezzato da letture sacre, poesie, citazioni (da Papa
Francesco a John Kennedy, da Pier Paolo Pasolini a Ivano
Fossati), è una specie di diario - "una chiacchierata" come la
definisce lo stesso autore - dove Romeo mette al centro la fede,
anche la sua: "Il cammino di fede, che spesso ammantiamo di
sacrifici ed eroismo, è per il credente piuttosto una questione
di buon senso. Se Dio esiste non si può non seguirlo, comunque e
dovunque".
Amante delle due ruote Romeo conclude: "Come per la
bicicletta, solo finché siamo in movimento possiamo restare in
equilibrio. È una legge della fisica che vale anche per la
sinodalità: fermarsi equivale a cadere".
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