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Mons. Gallagher, la diplomazia vaticana come ospedale da campo

Mons. Gallagher, la diplomazia vaticana come ospedale da campo

Lectio magistralis all'Università cattolica di Lublino

CITTÀ DEL VATICANO, 13 novembre 2024, 10:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Dalla risoluzione dei conflitti alla costruzione della pace, dalla tutela dei diritti umani alla libertà religiosa, dalla cura della casa comune al contrasto della "cultura dello scarto" e alle migrazioni: è ampio il raggio d'azione della diplomazia vaticana che è come "un ospedale da campo in mezzo a una battaglia". Lo ha detto mons. Paul Richard Gallagher, segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni internazionali, in una lectio magistralis alla Università Cattolica di Lublino sul tema "La diplomazia della Santa Sede nel mondo contemporaneo" in occasione dell'incontro del Centro per lo Studio della Diplomazia del medesimo Ateneo.
    L'obiettivo, ha detto Gallagher, come riferisce Vatican News, è sempre quello di "costruire ponti, cercare il dialogo con tutti, usare umiltà e pazienza al massimo per sciogliere nodi apparentemente inestricabili, sforzarsi di ricucire i più tenui segni di buona volontà delle parti in conflitto per avviare processi di pace". Quella pontificia è una "diplomazia della misericordia", intesa come "autentico impegno politico di solidarietà, in vista della promozione del bene comune". Non un obiettivo astratto, ma la realizzazione di azioni concrete quali la cancellazione dei debiti esteri e la promozione di politiche di cooperazione e sviluppo o la valorizzazione della dignità della persona umana, "anche di fronte a gravi crimini" come la pena di morte. Agli studenti della Kul, Gallagher ha poi spiegato nel dettaglio come funziona la diplomazia papale, una rete "vasta e ben definita", guidata dalla Segreteria di Stato, ha spiegato l'arcivescovo, ma "il primo diplomatico è proprio il Papa". Il pontificato di Giovanni Paolo II e "le questioni riguardanti l'Europa orientale" lo hanno dimostrato, ma anche oggi è evidente "l'impatto che Papa Francesco ha sulla scena internazionale", ha concluso Gallagher.
   

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