Joseph Ratzinger "ci ha insegnato a cercare e trovare la verità con la forza della ragione e la luce della fede, conservando sempre la ragione 'aperta', nel dialogo fra le persone, le discipline e le grandi tradizioni religiose".
Lo ha detto padre Federico Lombardi in
occasione del conferimento del Premio intitolato a Benedetto
XVI.
"In questo spirito pensiamo che debba muoversi anche la
nostra Fondazione, che da lui prende nome, non tanto per
studiare solo la sua vita e il suo pensiero, guardando al
passato, ma anche per dare un contributo, pur piccolo, per
continuare il suo cammino, volgendo lo sguardo all'oggi e al
futuro", ha aggiunto sottolineando come "è la prima volta che
questa premiazione avviene dopo la morte del nostro amato Papa
Benedetto XVI; perciò essa assume un carattere diverso dal
passato e abbiamo pensato sia giusto celebrarla sotto il titolo
della 'eredità' di Joseph Ratzinger - Benedetto XVI".
"Nel tempo così drammatico che viviamo, segnato non solo da
conflitti sanguinosi e da minacce incombenti sul futuro della
nostra casa comune, ma anche dagli sviluppi difficilmente
controllabili delle scienze, delle tecnologie, delle
comunicazioni, della cosiddetta Intelligenza artificiale, sono
la stessa dignità della persona e il senso della sua vita e del
suo essere nel mondo - ha sottolineato ancora Lombardi - a venir
messi alla prova nei loro fondamenti.
Joseph Ratzinger è stato
ben consapevole delle possibilità e dei rischi del cammino
dell'umanità, come pure della missione della Chiesa per la sua
salvezza. Egli ci conduce ad entrare con umiltà e coraggio al
livello più profondo, per trovare e ritrovare punti di
riferimento comuni solidi e irrinunciabili".
Il premio quest'anno viene assegnato ai professori Pablo
Blanco Sarto e Francesc Torralba.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA