C'è il primo incontro tra il papato e il cinema al centro del volume di Gianluca della Maggiore 'Le vedute delle origini su Leone XIII.
Vaticano, Biograph e Lumière', che tratta in particolare della controversa storia delle immagini cinematografiche di Papa Leone XIII.
Fu la
prima volta di un pontefice davanti alla macchina da presa, ma
la vicenda, per come è stata tramandata fino ad oggi, è segnata
da un vero e proprio 'falso'. Sulla base di una vasta
documentazione e di un rigoroso lavoro filologico condotto sulle
carte degli archivi vaticani, la ricerca svela che le prime
'vedute' non furono realizzate nel 1896 dai fratelli Lumière,
attraverso il loro agente in Italia Vittorio Calcina. Sono
invece da attribuire a William Kennedy Laurie Dickson, che le
realizzò nel 1898 per l'American Mutoscope and Biograph Company.
Ma cosa accadde esattamente? Se ne parlerà durante la
presentazione del libro in calendario giovedì 9 novembre presso
la Filmoteca Vaticana nell'ambito di un incontro organizzato dal
Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede e dalla
Fondazione Mac - Memorie Audiovisive del Cattolicesimo, in
collaborazione con Cast - Catholicism and Audiovisual Studies di
Uninettuno e con Utet Università. Saranno presenti il Prefetto
del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, Paolo
Ruffini, monsignor Dario Edoardo Viganò, presidente della
Fondazione Mac e vicecancelliere della Pontificia Accademia
delle Scienze Sociali, Paolo Mieli, giornalista e saggista, e
l'autore del saggio.
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