(di Fausto Gasparroni) Alla nomina è collegato ancora un 'interim', ma ciò non le impedisce di rappresentare il più alto grado mai raggiunto da una donna nella gerarchia della Curia vaticana.
Papa Francesco ha infatti nominato segretario 'ad interim' - di fatto il 'numero due' - del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, nonché delegato per la Commissione vaticana Covid-19, suor Alessandra Smerilli, salesiana di Don Bosco, specialista in economia.
E non va
neanche sottovalutato che la nomina è stata decisa in
sostituzione di ben due uomini: il francese mons. Bruno Marie
Duffé e l'argentino don Augusto Zampini, rispettivamente
segretario e segretario aggiunto del medesimo Dicastero,
entrambi rientrati nelle rispettive Diocesi.
Il Pontefice ha disposto anche che la direzione della
Commissione vaticana Covid-19 sia composta ora dal card. Peter
Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero, da suor Alessandra
Smerilli, segretario 'ad interim', e da padre Fabio Baggio,
missionario scalabriniano, sotto-segretario della Sezione
migranti e rifugiati.
Suor Smerilli, 46 anni, originaria di Vasto (Chieti), stimata
economista, docente ordinario di Economia politica presso la
Pontificia Facoltà di Scienze dell'Educazione Auxilium - alle
spalle un Dottorato in Economia Politica all'Università La
Sapienza di Roma e uno in Economia alla School of Economics
dell'University of East Anglia di Norwich (Regno Unito) -, già
Consigliere dello Stato della Città del Vaticano e Consultore
del Sinodo dei Vescovi, è quindi la prima donna che approda alla
carica di segretario di un Dicastero della Santa Sede. Ed in più
proprio del Dicastero "sociale", cui papa Francesco è solito
affidare le missioni e incombenze che gli stanno particolarmente
a cuore. Esattamente come la Commissione Covid-19, per i
progetti del dopo-pandemia a livello globale. O le questioni
riguardanti la crisi climatica, le migrazioni internazionali, e
tanto altro.
"Sono grata al Santo Padre - ha dichiarato la religiosa - per
l'impegnativo incarico che mi ha chiamato ad assumere e prego il
Signore affinché mi aiuti a onorare questa chiamata in spirito
di obbedienza alla Chiesa; con la umiltà, la passione, la
creatività e la capacità di ascolto che essa richiede. Il mio
desiderio e impegno è di poter servire al meglio la missione
della Chiesa, per il tempo che il Papa riterrà opportuno".
Dopo aver ringraziato i superiori, suor Smerilli si è detta
certa di poter "contare sullo spirito di comunione e sulla
collaborazione di tutto il Dicastero, nonché dei tanti partner
internazionali che collaborano con la Commissione Covid, per la
promozione integrale della persona e la cura del creato
promovendo e sviluppando quei principi della dottrina sociale
della Chiesa a cui Papa Francesco ci richiama costantemente per
la costruzione di un mondo migliore".
Finora, la massima carica ricoperta da donne nei Dicasteri di
Curia, era quella di sotto-sottosegretario, com'era dal marzo
scorso la stessa suor Smerilli nel Dicastero per lo Sviluppo
umano integrale. Altre sono Francesca Di Giovanni, dal gennaio
2020 sotto-segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati
della Segreteria di Stato (di fatto un vice-ministro degli
Esteri), Gabriella Gambino e Linda Ghisoni, entrambe
sotto-segretario al Dicastero Laici-Famiglia-Vita, suor Carmen
Ros Nortes, sotto-segretario alla Congregazione per la Vita
consacrata. Non si può dimenticare, inoltre, che dal gennaio
2017 un'altra donna, Barbara Jatta, ricopre una carica
importante come quella di direttore dei Musei Vaticani.
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