Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
In collaborazione con Turismo e Sport
"Deve però essere chiaro e definito
sin da subito che la realizzazione della seconda canna" del
traforo del Monte Bianco "deve avvenire esclusivamente con
funzioni di sicurezza, a corsia unica e senza raddoppiare o
incrementare il traffico pesante", così Luigi Fosson, presidente
di Adava. "Credo sia superfluo ricordare - spiega Fosson - la
valenza strategica che riveste questa infrastruttura per
l'intero sistema economico italiano e valdostano. Le ripetute
chiusure del Tunnel del Monte Bianco stanno avendo un impatto
significativo sul turismo in Valle d'Aosta, già provato da altre
criticità logistiche. Il protrarsi di questa situazione negli
anni non è più sostenibile ed è quindi giunto il momento di
ipotizzare soluzioni alternative, tra cui il raddoppio del
tunnel".
"La realizzazione - commenta Graziano Dominidiato,
presidente Confcommercio Valle d'Aosta - della seconda canna del
Traforo del Monte Bianco, tanto auspicata da tutte le
associazioni imprenditoriali e oggi caldeggiata anche dalla
Regione Valle d'Aosta, non può fare altro che portare benefici
all'intera comunità economica valdostana. In questi giorni di
chiusura è evidente a tutti quanto questo collegamento
internazionale sia indispensabile, non solo per la valle ma per
tutta l'Italia".
"Sono in contatto costante - dichiara Francesco Turcato,
presidente di Confindustria Valle d'Aosta - con la Regione e gli
assessorati competenti. Raccolgo con piacere il crescente favore
in tutta la Valle d'Aosta verso il raddoppio, che in sei anni
potrebbe essere realtà, consentendo a quel punto un recupero del
tunnel storico molto più efficiente rispetto all'attuale
modalità 'start&stop' che potrebbe bloccarsi del tutto in caso
di contrattempi imprevisti - aggiunge Turcato - partendo al più
presto con la seconda canna, non è irrealistico immaginare che
tra dieci anni ci siano due gallerie in funzione sotto il Monte
Bianco, che a parità di traffico garantiranno maggiore
sicurezza, minori code e una conseguente forte riduzione
dell'inquinamento rispetto all'attuale traforo inaugurato nel
1965".
In collaborazione con Turismo e Sport
Ultima ora