"Sia la Giunta che il Consiglio
regionale seguono con attenzione la questione della Casa da
gioco e l'evoluzione del concordato attualmente in corso. Ogni
allarmismo, alla luce anche di una recente audizione in
Commissione, risulta ingiustificato e strumentale. Diversa è la
prudenza che bisogna sempre avere in questo periodo di
incertezze". E' quanto dichiarano, in una nota congiunta,
l'Assessore alle Partecipate Luciano Caveri e il Presidente
della Quarta Commissione consiliare, Giulio Grosjacques.
"Sappiamo bene - aggiungono - quanto sia delicata la situazione
della Casa da gioco, anche per le ulteriori difficoltà dovute
alla lunga chiusura. La scelta di porre all'attenzione del
Governo Draghi questo tema sta avvenendo da parte del Senatore
Albert Lanièce in accordo con gli altri Casinò, Sanremo e
Venezia, e speriamo al più presto di incontrare chi otterrà a
Roma la delega in materia per proporre i temi già segnalati al
Governo precedente".
"Abbiamo coscienza della situazione sanitaria - proseguono
Caveri e Grosjacques - ma riteniamo che debba essere percorsa la
strada di una riapertura appena possibile, viste le misure di
sicurezza già predisposte e che questo debba avvenire ovviamente
senza che si mantenga la chiusura dei confini regionali.
Intanto, ci vuole chiarezza per i ristori necessari per
un'attività economica penalizzata ormai da tempo e che resta,
conti alla mano e tenendo conto dei posti di lavoro,
significativa per la Valle d'Aosta".
"La recente audizione conferma, come detto dall'amministratore
unico Filippo Rolando, che un nuovo fondo Covid-19 allocato per
sicurezza e un allungamento di un anno del tempo di rientro dai
debiti ancora esistenti - concludono - può essere elemento di
rassicurazione in vista dell'assemblea dei creditori".
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