Un maestro di sci che ha ottenuto il
titolo in Svizzera ha fatto causa alla Regione chiedendo al
tribunale civile di Aosta che l'ente pubblico lo risarcisca con
50 mila euro per i "danni" subiti. Nel luglio 2022 si era visto
respingere la domanda per svolgere l'esercizio temporaneo di
maestro di sci presso l'ufficio Enti e professioni
dell'assessorato al Turismo.
Secondo la Regione la professione, in base alla legge
regionale 44/1999, non può essere effettuata "da parte di
maestri di sci di cittadinanza italiana in possesso di titolo
ottenuto al di fuori del territorio italiano ed in assenza di
iscrizione ad un albo professionale nazionale".
L'uomo nel dicembre 2016 aveva conseguito il diploma di
maestro di sci svizzero, denominato 'Professeur de neige' e nel
luglio 2018 il diploma di massimo grado di sci svizzero,
denominato 'Professeur de neige Brevet Federal'. Aveva quindi
avviato la propria attività lavorativa in Svizzera sia come
libero professionista sia come maestro di sci, prima di chiedere
di poter lavorare saltuariamente anche in Valle d'Aosta.
Il maestro di sci chiede inoltre "di accertare e dichiarare
la responsabilità contrattuale della Regione per violazione del
diritto soggettivo dell'attore fondato sull'incolpevole
affidamento nella correttezza dell'azione amministrativa della
pubblica amministrazione e, conseguente violazione del contratto
sociale".
L'esecutivo Testolin ha deliberato la costituzione nel
giudizio, affidando l'incarico all'avvocatura regionale.
L'udienza in tribunale è fissata per il 10 marzo 2025.
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