Nel periodo tra il 2010 e il 2023 la
Valle d'Aosta mostra miglioramenti nei campi dell'istruzione,
dell'energia, della salute, e del consumo e produzione
responsabile. Peggiora invece la situazione di povertà, acqua
pulita e servizi igienico sanitari, lavoro e crescita economica,
disuguaglianze, giustizia e istituzioni. Lo rivela il rapporto
"I territori e lo sviluppo sostenibile 2024" dall'Alleanza
italiana per lo sviluppo sostenibile (Asvis) presentato a Roma e
che analizza il posizionamento, l'andamento nel tempo e la
distanza di regioni, città
metropolitane e province rispetto agli Obiettivi di sviluppo
sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite sulla base di
circa 100 indicatori statistici.
Per quanto riguarda gli obiettivi - si legge in una nota - "la
Valle d'Aosta può raggiungere o avvicinare la metà degli
obiettivi, mentre per il restante 50% la situazione è stabile o
addirittura in peggioramento".
Dallo studio emergono l'aumento della formazione continua, dei
posti autorizzati nei servizi socioeducativi e dei laureati,
cresce la quota di energia rinnovabile sui consumi e diminuisce
il consumo finale di energia, si riduce il numero di persone che
fanno uso di alcol e aumenta la speranza di vita, mentre
diminuisce il numero di medici. Infine aumenta la raccolta
differenziata dei rifiuti e cala leggermente la produzione dei
rifiuti. Altri dati: aumentano la povertà assoluta e la
popolazione a rischio di povertà e esclusione sociale,
diminuisce la povertà familiare, peggiora la dispersione idrica,
diminuisce il reddito procapite, crescono il tasso di
irregolarità degli occupati e la disuguaglianza del reddito.
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