Con la "legge regionale n.52, legge di manutenzione dell'ordinamento regionale, che approderà probabilmente in Consiglio mercoledì" e "convenzionalmente denominata Omnibus", la "giunta regionale abdica alle sue prerogative sulle concessioni delle acque": in questo modo "il rilascio delle nuove concessioni bypassa la giunta e viene disposto direttamente dal presidente su proposta del dirigente competente in materia di demanio idrico".
Lo denuncia Legambiente Valle d'Aosta in una nota, spiegando che "si tratta della modifica che viene apportata alla L.r.
n.4 del 1956 'norme procedurali per l'utilizzazione delle acque pubbliche in Vda', nella quale si prevedeva che tutta la materia delle concessioni fosse di competenza della giunta: nella formulazione originale il presidente della Regione si limitava ad assumere l'atto di decreto 'in esecuzione di conformi delibere dei competenti organi regionali"'.
Secondo Legambiente "non sono chiare le motivazioni che spingono la giunta a spogliarsi di una prerogativa così importante, al punto da delegarla al dirigente". Per questo chiede "ai consiglieri regionali di riflettere bene su questa autoriduzione di competenze: nell'ultima tornata elettorale tutti i partiti avevano promesso che si sarebbero occupati di tutelare le acque valdostane. E invece, dopo che sono state progressivamente regalate ai privati dell'idroelettrico, rischiamo che si deleghino tutte le future scelte ad un dirigente!".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA