Wall Street cala in attesa dell'Election Day. I listini americani scivolano con gli investitori che si preparano all'esito delle elezioni riposizionandosi sul mercato. I titoli di stato, considerati un paradiso sicuro, salgono indicando la voglia di ridurre il rischio in attesa del risultato finale delle elezioni, per il quale non è escluso che potrebbero volerci giorni. In calo invece dollaro, appesantito dal sondaggio del Des Moines Register che vede Harris in vantaggio di tre punti percentuali in Iowa, offrendo un'indicazione su come potrebbe essere la performance della vicepresidente nel vicino Wisconsin, uno degli stati del 'Blue Wall' - insieme a Pennsylvania e Michigan - che la campagna di Harris ritiene essenziale per la vittoria.
La rilevazione mette le ali al peso messicano - che ha risentito molto dell'ipotesi di nuove tariffe da parte di Trump -, ma frena il Bitcoin, volato di recente con il sostegno dell'ex presidente alle criptovalute. Un esempio delle tensioni e dei cambi d'umore a Wall Street è la Trump & Media Technology Company, nelle ultime settimane salita e scesa a seconda dei sondaggi.
Cosa accadrà alla società a cui fa capo Truth nel caso in cui Trump vincesse non è chiaro. Di fronte al rischio di incertezza, e alle possibile cause che potrebbero essere presentate contro i risultati, Wall Street alla vigilia del voto cala, condizionata anche dall'attesa per la riunione della Fed che giovedì renderà note le sue decisioni di politica monetaria. Gli analisti scommettono su un taglio dei tassi di un quarto di punto percentuale grazie al calo dell'inflazione, ormai vicina all'obiettivo del 2%.
I riflettori sono puntati sulla conferenza stampa di Jerome Powell al termine della riunione per capire come la Fed intende muoversi andando avanti. Una vittoria del tycoon potrebbe avere un effetto importante anche sulla Fed, visto che Trump è convinto che il presidente americano possa e debba decidere i tassi. I risultati elettorali avranno un ruolo cruciale nel determinare come Wall Street chiuderà l'anno.
Molte delle scosse che si faranno sentire sul mercato riguarderanno chi assumerà il controllo del Congresso. Se un partito controllerà la Camera e l'altro il Senato, difficilmente si avranno importanti cambiamenti legislativi. Una vittoria democratica o repubblicana del Congresso, accompagnata da una vittoria della Casa Bianca da parte dello stesso partito, potrebbe invece tradursi in nuovi piani di spesa o in una revisione del sistema di imposte, condizionando un eventuale rally di fine anno.
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