"La radicalità così declinata è
perfino peggio dell'estremismo": a sostenerlo è il senatore di
Fratelli d'Italia Franco Zaffini in risposta alle dichiarazioni
di Vittoria Ferdinandi candidata sindaca di Perugia. "Vittoria
Ferdinandi sostiene con destrezza di aver portato avanti una
campagna elettorale basata sul dialogo e la partecipazione,
prerogative rispolverate a consumo in quest'ultimissimo periodo
dalla sinistra radical chic ed invece ampiamente praticate in
questi dieci anni dall'amministrazione comunale di centrodestra
a Perugia" afferma in una nota.
"Belle e importanti parole, quelle del dialogo e della
partecipazione - sostiene Zaffini -, che però confliggono e sono
smentite con la promessa di radicalità. Lei sostiene fieramente
di essere radicale e non estremista, tentando di annacquare la
sua visione, non sa però o finge di non sapere che essere
radicale nelle istituzioni equivale alla mancanza di confronto.
Un profilo come quello di Vittoria Ferdinandi, che non ha mai
fatto niente in politica né tantomeno nelle istituzioni, non ha
nessuna esperienza amministrativa e a mio modesto parere è
quanto di più lontano dalla sinistra vera con la quale fa anche
piacere confrontarsi, la sinistra che si occupa dei problemi
reali della gente e non di quelli per cui si schiera in prima
fila la nostra Ferdinandi mentre sfila per il centro di Perugia
in mezzo a carri e bandiere colorate, qualora dovesse essere
sindaco di un capoluogo di regione importante e della
complessità di Perugia già sappiamo, per sua espressa
'confessione', che si approccerà con un'idea radicale
all'amministrazione di una macchina, non si offenderà, resa
molto più complessa da amministrare considerato il suo modesto
profilo e la sua alcuna esperienza. La Ferdinandi ha parlato di
marxismo caldo, ha alzato in cielo pugni chiusi, ha dato bella
mostra del suo tatuaggetto con la stella rossa semicoperto dal
Rolex mentre cantava e inneggiava a Che Guevara per strada. Fino
a questo momento ho preferito non porre grande attenzione a
questi aspetti, che però non sono per nulla secondari se intendi
ricoprire un ruolo istituzionale, ma adesso è arrivato il
momento di far comprendere alla gente la cifra di questa
candidata della sinistra che ostenta e persegue i suoi propositi
radicali, fa un comunicato per negare di essere estremista, ma
piuttosto radicale, che è molto molto peggio. Finalmente i
cittadini che andranno a votare al ballottaggio iniziano a
conoscere le sue convinzioni, che a mio avviso sono preoccupanti
se non paurose. Altro che assessore alla notte - conclude
Zaffini -, a ballare la Macarena anche di giorno saranno i
perugini con un sindaco così!".
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