"Alla luce delle dichiarazioni a
firma Massimo Monni sulla questione Cittadella Giudiziaria sono
costretto (spero per l'ultima volta) a intervenire per
puntualizzare alcuni aspetti ed offrire una informazione
corretta e trasparente ai cittadini": così Michele Nannarone,
candidato al Comune di Perugia con Fratelli d'Italia. "Le
affermazioni di Monni (per la loro genericità e forte
imprecisione) - sostiene in una nota - dimostrano come non abbia
minimamente approfondito la problematica e tutti i temi connessi
riducendosi a mere chiacchere da bar".
"In primo luogo - afferma Nannarone - non è
l'amministrazione comunale che ha progettato la realizzazione
dell'opera ma il Demanio proprietario dell'intera struttura, ed
è quindi quest'ultimo a svolgere un ruolo primario rispetto al
compimento dell'opera (il bando per il primo stralcio è già
previsto entro l'estate) e alle determinazioni del Comune di
Perugia che deve unicamente, con i necessari e legittimi
provvedimenti amministrativi sostenere la realizzazione del
progetto. Rischio vivibilità e vitalità (il candidato Monni si
esprime diversamente dalla sinistra che parla di
desertificazione ma esprime lo stesso concetto) Il relativo
pericolo è fugato proprio dalla realizzazione della cittadella
giudiziaria ai piedi del centro storico, poiché diversamente la
dislocazione sarebbe individuata in luoghi ben distanti
dall'acropoli con reali ricadute negative per il tessuto
economico-sociale del centro (come avvenuto nella città di
Firenze ove il Palazzo di Giustizia si trova a Firenze Nord -
quartiere Novoli). Nel caso in cui il polo venisse costruito
(con chiaro e conseguente consumo di suolo per la nuova
costruzione) in zone periferiche si verificherebbe una
migrazione di studi professionali (e tutto quello che ne
consegue) nei pressi della nuova struttura. Viceversa nel caso
del Polo Giudiziario presso l'ex carcere tutti i numerosi studi
e uffici ubicati nelle varie vie del centro (Corso Vannucci, Via
Baglioni, Piazza Italia ecc.) non sarebbero costretti a
trasferirsi (in questo caso sì contribuendo a svuotare il centro
dai professionisti i loro dipendenti i collaboratori e dai
clienti che frequentano giornalmente i loro uffici) perché la
distanza dal Palazzo di Giustizia sarebbe sempre minima
(considerando pure l'esistenza delle scale mobili quale rapido
collegamento). Per fare un esempio comprensibile a tutti: chi
svolge l'attività professionale all'interno di uno studio nelle
vie citate (e in tante altre) rimarrebbe dove è, diversamente se
fosse costruita una nuova struttura ad esempio a Balanzano la
circostanza potrebbe spingerlo a trasferire i suoi uffici nei
pressi della nuova struttura. E' un progetto strategico per gli
addetti ai lavori risolvendo il problema della mancanza di una
sede unica (ad oggi i locali adibiti ad attività giudiziaria
sono sparsi per tutta la città con un costo di locazione che va
oltre il milione all'anno essendo gran parte degli immobili di
proprietà privata), concentrando (ad eccezione della Corte
d'appello che rimarrà comunque nella sede di Piazza Matteotti)
tutto in un luogo ove parcheggi e servizi già esistenti saranno
ulteriormente migliorati e con la presenza della scala mobile
che in pochissimi minuti permette di raggiungere piazza Italia e
il centro storico - ove sono dislocati un grande numero di studi
legali che quindi non avrebbero alcuna necessità di trasferirsi
altrove); per la cittadinanza con riqualificazione di un intero
quartiere; per i commercianti del centro storico che non
perderebbero i potenziali clienti a causa del trasferimento dei
loro studi professionali ; ed in aggiunta siamo di fronte ad un
consumo zero di suolo diversamente da una eventuale nuova
costruzione. Questa è la soluzione più efficace e efficiente per
evitare le devastanti conseguenze collegate ad una dislocazione
periferica degli uffici giudiziari (su cui sia la candidata
della sinistra che oggi il candidato Monni non hanno le idee
chiare, poche e confuse). Ricordo a tutti che il miglioramento
del servizio Giustizia ed il suo efficientamento costituiscono
indici principali di affidabilità interna ed internazionale
dello Stato per attrarre investimenti nella Repubblica italiana
e, perciò, nei territori compreso Perugia, va da sé che il polo
giudiziario è un'occasione unica da sfruttare per tutte le
ricadute positive sul territorio. Non posso che ribadire il
concetto da me già espresso in precedenza: meditate perugini su
chi dovrà essere il vostro futuro sindaco. Chi è dotato delle 4
"C" competenza capacità coraggio e coerenza (e cioè Margherita
Scoccia) o chi privo di alcun tipo di esperienze e capacità
specifica nella gestione della macchina amministrativa pubblica
dimostra approssimazione e superficialità?? La risposta -
conclude Nannarone - è evidente a tutti Margherita Scoccia".
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