"In questi ultimi giorni di
campagna elettorale, per altro in pieno regime di ordinaria
amministrazione, assistiamo sbigottiti ad un proliferare di atti
promossi dall'amministrazione comunale uscente. Il centro
destra, oggi destra centro, sta evidentemente tentando, a dieci
giorni dal voto, di fare ciò che avrebbe dovuto fare in dieci
anni. O quanto meno, provano a dare l'impressione di occuparsi
di alcuni temi rilevanti quando è del tutto evidente che lo
fanno solo per captatio benevolentiae": è la posizione della
coalizione Alleanza per la Vittoria. "In particolare - spiega in
una nota -, ci riferiamo alla presunta delibera resa nota dallo
stesso Romizi tramite social, riguardante l'adeguamento
economico che l'amministrazione avrebbe riconosciuto ai
lavoratori impiegati nel settore servizi comunali in conseguenza
del rinnovo del contratto nazionale relativo alla cooperazione
sociale. A ben guardare, tale provvedimento risulta essere un
mero atto generico di indirizzo, che rimanda ad un tavolo di
concertazione tra comune, regione e Anci e non certo un
provvedimento attuativo ed efficace sotto il profilo normativo.
Con lo stesso si dà mandato agli uffici comunali di verificare
le opportune coperture finanziare per ottemperare ad un futuro
adeguamento delle tariffe sulla base dei nuovi tabellari di
settore.
È' del tutto evidente che questo genere di annunci utilizzati a
fini propagandistici non dà alcuna certezza rispetto a quanto
il mondo del terzo settore sta chiedendo legittimamente da mesi.
Per altro che si diffondano certe notizie sotto l'egida di una
lista elettorale, così come è stato fatto dal sindaco Romizi e
dal vonsigliere Andrea Fora, dà la misura del disperato bisogno
di intercettare elettoralmente certi mondi".
Per la coalizione Alleanza per la Vittoria "gli operatori
del terzo settore si meritano innanzitutto rispetto, e il loro
riconoscimento non passa da mere dichiarazioni di principio ma,
al contrario, da un effettivo coinvolgimento in termini di
co-progettazione e co-programmazione delle azioni da mettere in
campo". "Non servono, tanto più in questo momento, promesse
ammiccanti - si afferma ancora nella nota - ma impegni concreti
come quella di applicare comunque ad ogni gara comunale di
servizi o di lavoro il minimo di nove euro orario per ogni
lavoratore impiegato".
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