Nel 2024, in Umbria, sono
aumentate le donazioni di sangue rispetto all'anno precedente,
andamento che conferma il trend positivo nella provincia di
Perugia e una ripresa nel ternano. Al 30 novembre sono state
infatti 36.407, 491 in più rispetto alle 35.916 del 2023
(+1,37%) secondo i dati resi noti durante la tradizionale
conferenza di Avis Umbria. In occasione della quale il
presidente Enrico Marconi ha segnalato "gravi problemi per la
raccolta sangue nella Usl Umbria 2".
La conferenza stampa per illustrare i dati e l'attività
associativa, occasione anche per presentare i calendari
Barbanera e Piccolo Barbanera 2025 in edizione speciale Avis.
Insieme al presidente Marconi, hanno partecipato Raffaella
Sforza, coordinatrice dell'Almanacco Barbanera per l'Editoriale
Campi, Federico Gori, presidente di Anci Umbria, Roberto
Rettori, professore delegato del rettore dell'Università degli
Studi.
"Stiamo raccogliendo i frutti - ha detto Marconi - degli
sforzi fatti per aumentare le donazioni di plasma per le quali
prevediamo un aumento a fine anno di circa il 17% rispetto al
2023, seppur in maniera ancora insufficiente per garantire gli
obiettivi di autosufficienza regionale. È però necessario e
improcrastinabile che si diano tempestive e non più
dilazionabili risposte alle richieste avanzate da anni in merito
al sistema trasfusionale umbro: pronta dotazione, attesa da
anni, di nuovi separatori per consentire la raccolta di plasma
anche nei punti periferici come Assisi, Castiglione del Lago e
Pantalla, dove affluisce un significativo numero di donatori;
pronta attivazione dell'Officina unica per la lavorazione del
sangue, prevista nel Piano sangue e plasma regionale e
licenziata dal Centro regionale Sangue, che dovrebbe
razionalizzare ulteriormente il sistema della raccolta e
lavorazione di sangue ed emocomponenti; pronta definizione della
programmazione annuale e infrannuale dei fabbisogni regionali di
sangue e plasma, e soprattutto una concreta risposta e soluzione
alle croniche e non più sostenibili carenze del personale
sanitario, presso i centri trasfusionali e i punti di raccolta
sangue".
Per Gori "in un momento di grande individualismo come
quello che stiamo vivendo vogliamo anche sensibilizzare
amministratori e i cittadini affinché con un piccolo gesto si
possa essere parte integrante di questa straordinaria rete".
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