Si rinnova anche quest'anno la
celebrazione del "Piatto di Sant'Antonio Abate", una festa che
da oltre un secolo si svolge a Santa Maria degli Angeli di
Assisi, nella domenica successiva al 17 gennaio, in onore del
Santo protettore degli animali. Ma quella del 2025, con una
serie di iniziative dal 10 al 19 gennaio, si preannuncia come
un'edizione storica poiché per la prima volta la "prioranza" è
totalmente al femminile.
Le 12 priore in carica nell'anno giubilare includono anche la
presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, già sindaca
di Assisi, e sono: Francesca Bianconi, Tiziana Borsellini,
Rossana Calzolari, Marcella Della Bina, Valentina Di Pasquale,
Maria Cristina Lollini, Barbara Marconi, Rita Nardone, Daniela
Rosati, Roberta Rosati e Alessandra Tarpanelli.
Ad annunciare l'evento, che sarà caratterizzato anche
dall'inaugurazione del nuovo percorso espositivo permanente
"Bonum - Storie e tradizioni del Piatto di Sant'Antonio"
ospitato al Palazzo del Capitano del Perdono, sono stati la
presidente Proietti insieme a Valter Stoppini, vice sindaco
della città di Assisi, Giovanni Granato, presidente
dell'Associazione priori, Rita Nardone, coordinatrice delle
Priore Serventi 2025 e Roberta Rosati, presidente di Fare
cooperativa sociale.
Le prioranze deputate all'organizzazione della festa nei vari
decenni erano state sempre al maschile. Ecco allora l'importanza
di quella attuale, tutta rosa, come ha ricordato la presidente
della Regione indossando il mantello da priora: "Sono orgogliosa
di portare questo mantello, un abito storicamente vestito solo
da uomini, in questo palazzo ed ho l'onore e il privilegio di
far parte di questa prioranza in una fase storica".
Un atto "di rivoluzionario coraggio" come lo ha definito
ancora Proietti con un pensiero che è stato rivolto anche al
recente femminicidio che ha toccato la regione.
L'appuntamento - è stato spiegato - è molto caro alla
comunità angelana perché ogni anno rinnova una tradizione. Un
evento pieno di fascino, devozione e solidarietà, che
rappresenta l'unione tra due comunità, quella civile e quella
religiosa, simbolicamente unite dalla folla che festeggia tra il
Palazzo del Capitano del Perdono e la Basilica della
Porziuncola. Il programma del Piatto vede un cerimoniale che
rispetta quello incentrato sull'antico culto a Sant'Antonio
Abate da parte della storica Compagnia omonima tutta angelana,
volta, già intorno al '700, a celebrare con solennità la festa
annuale e, allo stesso tempo, proprio in onore al Santo Patrono,
ad impegnarsi in opere sociali, soprattutto con un lauto pranzo
offerto ai poveri, ai priori e confrati: da qui, il "Piatto di
Sant'Antonio". Questa è l'origine del Piatto che, secondo fonti
storiche, ebbe inizio già nel 1655, ma la tradizione popolare lo
riportò tra la gente con maggiore entusiasmo intorno al 1860. Al
tempo Santa Maria degli Angeli godeva il privilegio del
passaggio delle diligenze del servizio postale tra Roma e
Firenze e i cavalli erano una delle risorse più cospicue per
l'allora borgo angelano. La devozione a Sant'Antonio Abate dette
rinnovata vita al Piatto, perché gli angelani furono grati al
Santo per aver preservato il paese dalla morìa dei cavalli che
stava infestando il territorio.
Da programma la Festa annovera numerosi appuntamenti. La
manifestazione entrerà nel vivo domenica 19 gennaio, con i
momenti più rappresentativi e partecipati: la messa solenne
nella Basilica Papale di S. Maria degli Angeli, la processione
per le vie del paese, la benedizione degli animali sul sagrato e
il tradizionale "Piatto di Sant'Antonio" che, per questa
edizione, viene servito presso 30 ristoranti locali per un
totale di circa 10.000 Piatti. Elemento distintivo è infatti la
rigida osservanza da parte di tutti della tradizione, con ogni
famiglia e ogni ristorante che serve un pasto uguale per tutti:
rigatoni al sugo di carne, 4 salsicce arrosto, 2 polpette in
umido, 2 fette di carne di manzo, 1 panino, una mela o
un'arancia, acqua e vino. Questo spirito ha inoltre ispirato la
creazione del nuovo percorso espositivo permanente "Bonum",
un'esperienza immersiva (contenuti multimediali interattivi,
oggetti storici e narrazioni coinvolgenti) che celebra e
preserva la tradizione del Piatto.
L'inaugurazione ufficiale è in programma domenica 12 gennaio
alle ore 16.00 nel Palazzo del Capitano del Perdono.
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