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LabDia, confermati Cda e revisore per il prossimo triennio

LabDia, confermati Cda e revisore per il prossimo triennio

A marzo un convegno sulle analisi diagnostiche sul Perugino

PERUGIA, 23 ottobre 2023, 12:25

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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I soci del laboratorio di diagnostica per i beni culturali LabDia, riunitisi in assemblea per deliberare in merito al rinnovo degli organi sociali in scadenza, hanno confermato integralmente gli incarichi già conferiti nel precedente triennio e pertanto il nuovo Cda continuerà a essere presieduto da Marina Balsamo e costituito da Vittoria Garibaldi, con funzioni di direttore scientifico, e dalla Maria Chiara Sordini, commercialista.
    È stato confermato inoltre quale revisore unico Piergiorgio Castellani.
    Lo riferisce un comunicato della Regione nel quale si spiega che il Laboratorio è una associazione senza finalità di lucro che vede come soci fondatori ministero della Cultura, Regione dell'Umbria, Comune di Spoleto e dipartimento di Chimica dell'Università degli Studi di Perugia.

È stato istituito nel 2005 nell'ambito della filiera di attività e servizi finalizzati alla tutela preventiva del patrimonio storico artistico e monumentale del territorio (come la creazione del Deposito attrezzato di Santo Chiodo a Spoleto), esigenza emersa con particolare evidenza dopo il terremoto del 1997, grazie in particolare a due Apq 2004 e 2007 tra Mibac e Regione e altre istituzioni nazionali.
    Il laboratorio ha lavorato negli anni su progetti di ricerca, sperimentazione, prevenzione e valorizzazione dei beni, partecipando a progetti internazionali anche in collaborazione con il dipartimento di Chimica dell'Università degli Studi di Perugia e il Cnr Iret - Porano (Terni).
    Riconosciuto dal Mibac come centro di eccellenza nel 2007, opera con strumentazioni d'avanguardia esclusivamente portatili, che permettono di operare direttamente sul luogo di conservazione del bene.

Tra i lavori svolti per istituzioni, sempre e solo a rimborso spese, si segnalano i più recenti: - Raffaello, Trionfo di Galatea, Roma, Villa Farnesina, Accademia Nazionale dei Lincei; - Sebastiano del Piombo, lunette con Paesaggi, Sala di Galatea, Roma, Villa Farnesina, Istituto Centrale per il Restauro; - Guido Reni, Danza Campestre, Galleria Borghese a Roma; - Tiziano, Cristo Flagellato, San Domenico, Venere che benda Amore, Roma Galleria Borghese; - dipinti di Giuseppe De Nittis, Barletta, Pinacoteca Giuseppe De Nittis, Istituto Centrale per il Restauro.
    Dal 2021, inoltre, il laboratorio è impegnato nel progetto pilota "Luce e colore nel Rinascimento umbro: da Perugino a Raffaello. Indagini diagnostiche sulla materia e le tecniche esecutive", finanziato dalla Fondazione Perugia e dal Comitato nazionale Perugino 500. Il progetto, in corso di completamento, prevede studi e analisi diagnostiche non invasive sistematiche su 35 opere del Perugino presenti in 11 comuni dell'Umbria. È svolto in collaborazione con Università di Perugia, dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie; Cnr Iret - Porano; Università di Urbino, dipartimento di Scienze chimiche applicate; laboratorio Arvedi di diagnostica non invasiva, Cisric, Università di Pavia; Post Museo della Scienza di Perugia.
    Il progetto si concluderà a marzo con un convegno internazionale.
   

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