L'Assemblea legislativa
dell'Umbria ha approvato all'unanimità la proposta di legge
firmata dai consiglieri Daniele Carissimi (Lega), Andrea Fora
(Patto civico), Vincenzo Bianconi (Misto), Thomas De Luca (M5S),
Eleonora Pace (FdI) e Fabio Paparelli (Pd) "Modificazioni alla
legge regionale '11/2014' - Disposizioni sulla partecipazione
della Regione Umbria alla formazione e all'attuazione della
normativa e delle politiche dell'Unione europea - Disciplina
dell'attività internazionale della regione".
Il provvedimento, firmato da tutti i componenti della
commissione Statuto, nasce come risultato delle modifiche
approvate dalla commissione stessa, presieduta da Carissimi,
all'articolo 25 dello Statuto della Regione Umbria riguardante i
rapporti con l'Unione europea.
Illustrando l'atto in Aula - riferisce un comunicato della
Regione - Carissimi ha detto che "questa è una normativa
fondamentale per il ruolo della Regione Umbria. La legge si pone
due obiettivi: aggiornare il quadro normativo regionale, anche
in base alle modifiche al regolamento, ma anche semplificare e
rendere più tempestiva la partecipazione regionale alle
politiche europee. Le modifiche si rendono necessarie anche per
la ridefinizione della partecipazione della Regione alla fase
ascendente del diritto europeo. Serve comunque intervenire anche
su alcuni aspetti della legge '11/2014'. Questo provvedimento la
riformula in diversi punti per renderla aderente alla riforma
statutaria e per correggere storture che rendono inefficace il
ruolo della Regione e dell'Assemblea in questo ambito".
"In particolare - ha spiegato ancora Carissimi - il testo
interviene su diversi punti per regolamentare le tempistiche e
dare un nuovo ruolo per l'Assemblea legislativa e per la Prima
commissione consiliare, affinché possa assumere funzioni anche
in sede deliberante. Il provvedimento introduce la novità che
entro il mese di gennaio di ogni anno, l'Assemblea legislativa
esamina il programma di lavoro della Commissione europea per
l'anno in corso ed approva un atto di indirizzo ai fini della
partecipazione della Regione alla formazione della normativa
dell'Unione europea. In sostanza è stato tolto dalla sessione
europea l'esame del programma di lavoro, prevedendo che venga
esaminato entro il mese di gennaio, con un atto di indirizzo
contenente le linee programmatiche che si intendono seguire.
L'atto punta a semplificare la partecipazione della Regione alla
fase ascendente nella formazione delle leggi europee, dando alla
Prima commissione il potere deliberante, con la possibilità di
fare osservazioni che non devono andare in Aula ma che vengono
deliberate direttamente. Viene preservato il ruolo della Giunta
di fare direttamente osservazioni. La procedura attuale è molto
farraginosa e questo provvedimento vuole semplificarla".
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