Per la neopresidente
dell'Assemblea legislativa dell'Umbria Sarah Bistocchi
"l'impegno politico e istituzionale deve essere rivolto a
perseguire gli interessi di tutti i cittadini e di tutti i
Comuni umbri". "Questa è la casa di tutti" ha detto subito dopo
il suo insediamento, parlando di "un ruolo che si esercita per
tutta la vita, che non ha scadenze e da cui non ci si dimette,
come scrisse Raffaele Rossi, fondatore e presidente
dell'Istituto per la Storia dell'Umbria Contemporanea".
"L'esperienza decennale da consigliere comunale di
opposizione - ha continuato Bistocchi - mi ha posto
continuamente di fronte al dubbio sulla correttezza degli
interventi, delle dichiarazioni e delle azioni. Mi ha costretto
ogni giorno all'esercizio dell'onestà intellettuale e della
messa in discussione. Non troverete mai in me un ostacolo verso
il legittimo lavoro dei consiglieri di opposizione, che spero
verrà esercitato senza demagogia e strumentalizzazioni. Alla
Giunta chiedo di lavorare per tutti, per chi ci ha votato, per
chi non lo ha fatto, per chi non è andato al seggio. Gli umbri
ci hanno chiesto discontinuità e cambiamento".
"Sono grata a chi mi ha scelto come presidente dell'Assemblea
legislativa - ha affermato ancora la presidente - un ruolo che
mi accingo ad interpretare con grande serietà e con grande
rispetto, anche dei padri fondatori della nostra Regione, come
Pietro Conti, primo presidente della Regione Umbria. Acquista un
senso ulteriore la targa apposta all'ingresso di Palazzo Donini,
che ho visto qualche giorno fa, in memoria di Pietro Conti, 'che
visse ed operò per una società regionale attenta alle proprie
radici e tesa all'innovazione'. Innovazione che non è solo
quella tecnologica o strumentale, l'innovazione è in primo luogo
culturale e sociale, e si farà anche qui, in questo palazzo,
perché fuori da qui c'è un enorme questione di genere da
affrontare. E non basterà essere donne per fare gli interessi, i
bisogni e i diritti delle donne. E non basterà essere leadership
femminile. Occorrerà essere anche un po' femministe".
"Esattamente un anno fa, il 20 dicembre 2023 - ha quindi
ricordato Bistocchi - scompariva uno dei dirigenti politici più
apprezzati e stimati da tutta la comunità democratica umbra, e
non solo: Enzo Santucci. Enzo ha cresciuto un'intera generazione
e aveva capito che la crescita delle nuove generazioni non
andava né contrastata né temuta, ma promossa, e che i giovani,
non diversamente da oggi, andavano accompagnati per mano, e non
messi in un angolo. E questo lo dico perché oggi in quest'Aula,
al di là dei partiti e degli schieramenti, c'è una nuova classe
dirigente umbra, rinnovata nei volti e nelle generazioni, che ha
qualcosa da dire. Una volta Enzo mi disse: 'il leader è quello
che, in piena tempesta e con la nebbia alta, quando non si vede
niente e si naviga a vista, trova la strada e dice agli altri,
per di qua!'. Noi vi promettiamo che ci impegneremo a trovare
sempre quella strada, anche quando, in piena tempesta e con la
nebbia alta, non si vede niente e si naviga a vista".
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