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Carceri umbri sovraffollati e crescono aggressioni al personale

Carceri umbri sovraffollati e crescono aggressioni al personale

Incontro promosso da Procura generale per fare il quadro

PERUGIA, 17 dicembre 2024, 13:03

Redazione ANSA

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I carceri dell'Umbria continuano ad ospitare un numero di detenuti superiore alla capienza e in crescita sono le aggressioni al personale della polizia penitenziaria che risulta ancora carente come organici.
    Il quadro è emerso dal secondo incontro sulla situazione degli istituti penitenziari umbri organizzato dal procuratore generale di Perugia Sergio Sottani. La riunione, alla quale hanno preso parte i procuratori del distretto, i direttori e i comandanti della polizia penitenziaria, oltre ai vertici dell'ufficio distrettuale di esecuzione penale esterna è servito anche a monitorare l'attuazione del Protocollo operativo, sottoscritto tra Uffici giudiziari del Distretto e Asl in materia di applicazione di misure di sicurezza e trattamento di autori di reato affetti da problemi di salute mentale.
    Istituzione in Umbria della Rems ed a Perugia della sede del Provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria; aumento degli episodi di violenza su persone e cose da parte della popolazione detenuta, "quale sintomo di disagio sociale e di fallimento della funzione rieducativa della pena", anche alla luce dell'elevato numero di recidive dei soggetti appena rimessi in libertà; carenza di specializzazione del personale di polizia penitenziaria nel trattare una popolazione detenuta sempre più problematica per i disagi da disturbi psichiatrici, dall'uso di sostanze stupefacenti e dal numero di soggetti stranieri, con problemi di integrazione; assenza di attività rieducativa a fronte di un aumento della richiesta di corsi di formazione; frammentazione dei servizi di assistenza sociale e psicologica della Asl in favore dei minori ed aumento della popolazione detenuta minorile, che in assenza di un istituto regionale presenta difficoltà di legame col contesto familiare di origine i temi affrontati.
    Dall'analisi dei dati relativi ai carceri dell'Umbria - spiega la Procura generale in un comunicato - risulta che è pressoché invariato il numero totale dei reclusi che si attesta a 1.605 (1.537 uomini e 68 donne) in rapporto ad una capienza regolamentare di 1.339, ridotta ulteriormente dal fatto che presso la struttura penitenziaria di Perugia i posti letto disponibili sono 308, in quanto il reparto che assicura assistenza sanitaria ai detenuti, non è stato mai attivato.
    Sempre a livello regionale, i reclusi stranieri sono il 32%.
    Al primo dicembre i casi di autolesionismo sono stati 267, 53 i tentati suicidi (43 fino al settembre scorso) e un caso di suicidio avvenuto nel carcere di Terni.
    Aumentate anche le aggressioni al personale di Polizia penitenziaria, 71, e quelle verso altri operatori penitenziari, quattro, mentre nella precedente analisi erano rispettivamente 41 e 1.
    Ancora carente il personale di Polizia Penitenziaria con 673 unità impiegate rispetto alle 852 previste.
    L'incontro è stata anche l'occasione per ribadire "l'esigenza, non più procrastinabile", di una Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza. Su questo punto, il procuratore generale ha tenuto un incontro con la neoeletta rresidente della Regione, Stefania Proietti, che ha assicurato il pieno sostegno dell'ente alla sua istituzione.
   

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