Prospettive e sfide future, dopo
le vittorie alle elezioni amministrative e regionali, sono state
al centro dell'assemblea regionale del Pd dell'Umbria, alla
presenza della coordinatrice della segreteria nazionale, Marta
Bonafoni.
"Qui per noi c'è il cuore di un progetto di rinascimento
italiano e siamo qua per dire che dall'Umbria può partire un
laboratorio straordinario fatto di sanità pubblica, lavoro,
impresa, conversione ecologica e attenzione ai giovani che in
troppi in questi anni sono scappati dall'Umbria" ha commentato
Bonafoni per poi aggiungere: "Insieme alla presidente della
Regione Stefania Proietti e al Pd umbro vogliamo farli tornare
per partecipare ad un progetto per tutto il Paese".
In Umbria, come ricordato durante l'assemblea, sono stati
inanellati "successi non casuali ma figli di una strategia",
iniziata grazie al "Patto avanti" con le forze della coalizione
di centrosinistra presentato per la prima volta nel capoluogo
umbro al 100dieci Caffè. E in questo luogo "simbolo" ora il Pd
umbro ha voluto tenere l'assemblea, proprio dove un anno fa si
erano riunite le forze politiche alternative al centrodestra,
prima di partire con le campagne elettorali di amministrative e
regionali.
"È la seconda volta in pochi mesi che siamo in Umbria a
celebrare un successo straordinario e importante - ha proseguito
la coordinatrice della segreteria nazionale - con i numeri del
Partito democratico che sono sopra il 30%, grazie agli otto
punti in più rispetto all'ultima volta, con una squadra di
consiglieri eletti straordinaria, ma soprattutto con una
comunità che nel rinnovamento ha portato l'Umbria e Stefania
Proietti, insieme ad una coalizione compatta e unita, a marciare
con una sola voce verso quella nuova sfida che ora ci aspetta".
Bonafoni è stata poi ringraziata dal segretario umbro del Pd
Tommaso Bori per la presenza in assemblea ma soprattutto "per
esserci stata vicina anche prima in campagna elettorale". "Ci
sembrava importante tenere la nostra assemblea prima di definire
la giunta e del primo consiglio regionale - ha spiegato Bori -
per un partito che ha fatto un percorso di cinque anni cambiando
notevolmente. Siamo passati da un partito che perdeva tutti i
Comuni e la Regione, che aveva una rappresentanza esigua nelle
istituzioni e che su cinque collegi parlamentari li ha persi
tutti, ad essere il primo partito della regione e sopra quelli
che governano il Paese, ma anche il gruppo con la più alta
rappresentanza in consiglio regionale e per la prima volta anche
paritaria tra uomini e donne e con un notevole rinnovamento
generazionale e di rappresentanza visto che su nove eletti,
sette sono nuovi ingressi".
"Ora - ha concluso Bori - vogliamo iniziare un percorso di
governo dell'Umbria, per invertire i tanti errori di questi
cinque anni di destra, che Stefania Proietti saprà presentare e
che noi sapremo interpretare con delle azioni mirate a partire
dalla sanità pubblica".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA