La Uil pensionati dell'Umbria si è
riunita a Perugia per il consiglio regionale alla presenza del
segretario nazionale Carmelo Barbagallo. Potere d'acquisto,
sanità, trasporti e abitare sono stati alcuni dei temi al centro
del dibattito.
Rispetto all'anno scorso "la situazione in alcuni aspetti è
cambiata in negativo", ha detto all'ANSA Elisa Leonardi,
segretaria generale Uil pensionati Umbria, che a livello
territoriale auspica un "confronto franco" con la Regione. "In
passato - ha aggiunto - non c'è stato un confronto riguardo alle
tematiche degli anziani, ci auguriamo che in futuro ci sia un
confronto franco e chiaro. Abbiamo una piattaforma unitaria
insieme a Spi ed Fnp, lì ci sono tutte gli argomenti che
riguardano gli anziani".
Particolare attenzione è rivolta alla sanità, definita "il
tema dei temi". Ma ci sono anche "trasporti pubblici e il
discorso dell'abitare". A questo proposito Leonardi chiede
"perché non iniziamo a pensare a delle città a misura degli
anziani e dei disabili, in pochi lo stanno facendo". Il
sindacato si dice "sempre e comunque disposto ad un confronto,
però vogliamo vedere prima o poi anche risposte e soprattutto
fatti".
Sul tema delle pensioni e dell'adeguamento "noi siamo molto
critici nei confronti del governo nazionale, l'aumento di soli
tre euro al mese crediamo sia ridicolo e poco dignitoso per le
pensionate e i pensionati".
Anche il segretario nazionale Barbagallo si è detto
critico. "Noi come pensionati siamo quelli che ci dobbiamo
lamentare di più - ha detto -, perché non ci adeguano le
pensioni rispetto all'inflazione e abbiamo perso un sacco di
potere d'acquisto". Secondo Barbagallo "il Paese sta arretrando
e c'è stato un calo del 16 per cento in tre anni". "Molti
pensionati non si curano più, molti vivono da soli o non possono
aiutare le famiglie", ha aggiunto. A fronte di molti pensionati
non autosufficienti o che stanno male "ce ne sono molti che
potrebbero fare qualcosa e integrare la loro scarsa pensione con
un servizio civile per pensionati attivi. Avere dato ai giovani
lavori socialmente utili è stato un errore, perché hanno creato
soltanto precarietà".
"Noi abbiamo un sacco di proposte, ma nessuno ci chiama per
ascoltarci, e quando ci chiamano ci ascoltano ma non ci sentono"
ha concluso il segretario nazionale della Uil pensionati.
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