Protesta e presidio dei sindacati di
polizia Penitenziaria Fns Cisl, Sappe e Sippe-Sinappe, lunedì
mattina, fuori dal carcere di Terni. Struttura che i
rappresentanti sindacali presenti hanno definito "una bomba
innescata e pronta ad esplodere, fra carenza di personale e
numero di detenuti oltre la capienza".
Sul piano dell'organico, "la carenza di personale della
polizia penitenziaria - è stato detto - sfiora le cinquanta
unità".
Al momento - sempre secondo i sindacati - nel carcere di
vocabolo Sabbione "ci sono 575 detenuti, a fronte di una
capienza regolamentare di 422 unità. Di questi, circa 200 sono
soggetti psichiatrici e di 'ordine e sicurezza'". Una situazione
definita "allarmante anche per l'atteggiamento del
provveditorato Toscana-Umbria, nei confronti dell'istituto di
Terni e di tutti gli altri dell'Umbria, diventati la 'discarica'
della Toscana. Speriamo che con il nuovo provveditorato
Umbria-Marche, con sede a Perugia e che dovrebbe vedere la luce
nei primi mesi del 2025, venga posta fine a questa gestione
intollerabile".
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