È stato assegnato alla
neurogenetista Irene Pichler il premio "Women in Science Award"
della Provincia di Bolzano. A Hermann Brugger, che dirige
l'Istituto per la medicina d'urgenza in montagna presso l'Eurac,
è andato, invece, il premio "Research Award".
La ricercatrice della Val Pusteria si occupa del morbo di
Parkinson e della Restless legs syndrom, in cui i malati
avvertono un impulso incontrollabile a muovere le gambe,
principalmente nei polpacci e soprattutto durante i periodi di
riposo. Brugger si occupa principalmente di come sia possibile
la sopravvivenza nelle regioni alpine e in condizioni difficili.
Con il TerraXCube, nel 2018 è stato creato un ambiente in cui è
possibile simulare situazioni estreme nel modo più realistico
possibile. Per entrambi il premio comprende una somma in denaro
di 10mila euro.
Con i premi scientifici dell'Alto Adige, la Provincia premia
ricercatrici e ricercatori che svolgono attività di ricerca
scientifica straordinarie e che ricoprono una posizione eminente
nel rispettivo ambito di ricerca all'interno della comunità
scientifica internazionale. "L'Alto Adige ha tanti talenti,
anche nei settori dell'innovazione e della ricerca. Con i Premi
scientifici, vogliamo riconoscerlo e rendere visibile il grande
potenziale che si trova nella nostra Provincia", ha sottolineato
l'assessore provinciale Philipp Achammer nel suo discorso di
benvenuto alla cerimonia di premiazione.
"La scienza e la ricerca creano le basi per affrontare le
sfide di oggi e di domani - ha sottolineato il presidente della
Provincia, Arno Kompatscher - Ecco perché il Noi Techpark, dove
lavorano i due premiati, è così importante".
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