Una scuola professionale impegnata
nell'innovazione, dalla forte identità, inclusiva: è il ritratto
del Cts Luigi Einaudi di Bolzano che emerge dalla quinta
edizione del Bilancio sociale dell'istituto.
"A due anni dalla conclusione del ciclo scolastico, lavorano
quasi nove allievi del Cts su dieci. Di questi, l'81% sostiene
di aver trovato facilmente un'occupazione e il 59% si dice
soddisfatto del proprio impiego. È dell'11% invece, la
percentuale di studenti che continua gli studi", riassume la
direttrice Nicoletta Rizzoli, illustrando il lavoro svolto nel
quadriennio.
"Fare il Bilancio sociale non è un obbligo dettato dalla
legge - spiega il vicepresidente della Provincia, Marco Galateo
- Per questo motivo ammiro il lavoro svolto dal Cts Einaudi.
Sfogliando il Bilancio, ho trovato una scuola aperta al
territorio attraverso collaborazioni con aziende ed enti e
numerosi corsi di formazione continua. Allo stesso tempo ho
visto una scuola pronta a rinnovare costantemente le modalità
didattiche e ad introdurre la tecnologia in maniera ragionata
nelle aule".
Anche il sovrintendente Vincenzo Gullotta ha partecipato alla
presentazione e nel suo intervento ha sottolineato come
"l'esempio del Cts dimostri che si può raggiungere un buon punto
di incontro fra la necessità di utilizzare le innovazioni e la
capacità di utilizzarle in modo critico e costruttivo".
Il direttore della Formazione professionale, Giuseppe
Delpero, ha evidenziato come "il Bilancio sociale del Cts metta
in luce la preparazione dei docenti: una gran parte di essi,
infatti, proviene da precedenti esperienze in azienda. Un
aspetto che permette loro di preparare una più efficiente
programmazione della didattica, per migliorare ulteriormente la
preparazione degli studenti".
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