Il presidente della giunta
provinciale di Bolzano, Arno Kompatscher, ha introdotto i lavori
online del Comitato di sorveglianza sottolineando che il Fondo
sociale europeo rappresenta "uno strumento importante per l'Alto
Adige e soprattutto nell'ultimo anno, segnato dall'emergenza da
Covid, ha rappresentato un'importante opportunità per il
territorio".
Il Fse ha messo in atto tutta una serie di misure, tra cui la
più importante la possibilità di realizzare le attività in
modalità a distanza che ha permesso, anche e soprattutto nelle
scuole, di non interrompere le attività e di fornire un supporto
in particolare alle categorie più vulnerabili. Il presidente ha
altresì sottolineato la necessità della collaborazione a livello
europeo, intesa come "unico percorso in grado di garantirci uno
sviluppo sostenibile".
Misure del Fse per la perequazione sociale
La direttrice della Ripartizione Europa, Martha Gärber, ha
sottolineato che i fondi strutturali europei in ambito sociale
sono un'importante chance per mettere in atto specifiche misure
rivolte a rafforzare gli anelli vulnerabili della nostra
società. Il programma del Fondo Sociale Europeo contribuisce
dunque anche alla prevenzione e mitigazione della
radicalizzazione del tessuto sociale altoatesino.
Nel corso dell'odierna seduta online del Comitato di
sorveglianza è stata approvata la Relazione annuale di
attuazione del 2020 sull'andamento del Programma operativo
"Investimenti in favore della crescita e dell'occupazione". Al
2020 risultano finanziati 894 progetti sui cinque obiettivi
strategici: occupazione, inclusione sociale, istruzione e
formazione, capacità istituzionale e assistenza tecnica. In
totale ad oggi sono state coinvolte 34.742 persone di cui il 54%
donne e la fascia di età maggiormente interessata è quella degli
under 30.
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