In seguito a una modifica di
legge, una causa pendente con la Provincia di Bolzano non è più
causa di incompatibilità con il mandato consiliare: la
commissione di convalida del Consiglio provinciale ha deciso,
pertanto, all'unanimità in questo senso in merito alla
situazione giuridica della consigliera di Vita, Renate
Holzeisen. La consigliera no vax rischiava infatti di decadere
perché risulta tuttora parte in causa in tre processi contro la
Provincia di Bolzano per sanzioni ricevute durante la pandemia.
La commissione, cui spetta la valutazione delle posizioni
giuridiche di consiglieri e consigliere ai fini della convalida
della relativa elezione, è tornata a riunirsi per la
"discussione e votazione della relazione conclusiva della
proposta di deliberazione di convalida dell'elezione relativa a
una consigliera, da presentare al Consiglio provinciale ai sensi
del regolamento interno". Come riferisce la presidente Brigitte
Foppa, "nella precedente seduta di luglio era stato deciso di
occuparci di nuovo del caso della consigliera Renate Holzeisen
non appena ci fosse stata chiarezza giuridica
sull'incompatibilità".
"A fine luglio - prosegue Foppa - il consiglio provinciale ha
approvato la legge che dispone che una controversia giuridica in
corso con la Regione o con le Province di Bolzano e di Trento
non costituisce causa di incompatibilità". Essendo trascorso il
termine per un'eventuale richiesta di referendum sulla norma è
ora in vigore e la commissione ha deciso all'unanimità che la
situazione giuridica di Holzeisen non presenta cause di
incompatibilità.
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