"Raccontare la storia della "carta
stampata", ovvero giornali e periodici che sono comparsi nelle
edicole del vecchio Tirolo e poi del Trentino e dell'Alto Adige
tra la metà dell'Ottocento ai giorni nostri, significa
ripercorrere anche le vicende politiche, i mutamenti sociali e
culturali che hanno segnato la vita di queste terre". Lo afferma
Maurizio Ferrandi nel suo nuovo libro "Colonne di storia.
Giornali e giornalisti in Trentino, Alto Adige e Südtirol. Il
volume dell'Edizione Alphabeta sarà presentata questo pomeriggio
alle 17.30 al Centro Trevi. Modera l'evento il giornalista
Alberto Faustini.
"Sin dall'inizio - ricorda Ferrandi - i giornali divengono
potenti mezzi di propaganda di un'idea e di una ragione
politica. È una storia che si prolunga nel tempo, sin quasi ai
giorni nostri. Per decenni quotidiani e periodici si sono
infatti assunti il compito di orientare politicamente e
socialmente il pensiero di una larghissima parte della
comunità". Nasce da questo assunto l'intenzione di raccontare le
vicende della carta stampata fra Trento e Bolzano, in lingua
italiana in lingua tedesca, e offrire così al contempo uno
strumento per capire gli avvenimenti che hanno segnato quasi due
secoli di storia.
Ci sono i protagonisti di questa storia, dal canonico Gamper
a Gianni Faustini, e i maestri di giornalismo come Piero
Agostini e una singolare figura di editore puro, condottiero di
tante battaglie, come Servilio Cavazzani. Ci sono storie ormai
quasi dimenticate come quella di una rivista, "Tempi e
Cronache", che vede i migliori giornalisti della regione,
provenienti da testate diverse e concorrenti, unirsi per
confezionare un organo d'informazione raffinato e anticipatore
di tanti temi politici e sociali. Ferrandi racconta anche altre
storie come quella dello "scippo" di un'intera redazione,
compiuto a Bolzano nel giro di una notte, per costruire
un'alternativa alle posizioni di stampo nazionalistico di un
giornale.
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