Studi comparativi innovativi con
componenti sviluppate da laboratori Ue e Usa; nove studi clinici
(dei quali 4 già conclusi), diretti a studiare diverse strategie
di immunizzazione analizzate attraverso le tecnologie più
all'avanguardia; oltre 70 articoli pubblicati in riviste
scientifiche internazionali nell'anno. E' il bilancio tracciato
dal consorzio Aditec (Advanced Immunization Technologies), in un
evento all'ambasciata italiana a Bruxelles alla presenza di 120
delegati, in occasione del terzo convegno annuale, nel contesto
del semestre di presidenza italiana del Consiglio Ue.
Aditec, progetto finanziato dall'Ue con 30 milioni di euro,
si occupa di un ampio raggio di aspetti cruciali per la
vaccinazione, dalle ricerche di frontiera sulle nuove tecnologie
agli studi clinici. E giusto per fare un esempio, il vaccino che
l'Oms ha identificato come principale candidato per la
prevenzione di Ebola, si basa su una tecnologia sviluppata da
uno dei partner dell'iniziativa.
Il consorzio, al via dall'ottobre 2011 (la conclusione è
prevista per il 30 settembre 2016), è coordinato dalla Sclavo
Vaccines Association (SVA) - associazione non profit con sede a
Siena, che vede tra i soci fondatori numerose istituzioni
toscane quali l'Università di Siena, la Novartis Vaccines for
Global Health e l'Azienda ospedaliera senese - aderiscono 42
istituti di 12 Paesi Ue e Usa.
"La vaccinazione è uno degli interventi medici col maggiore
impatto sulla salute. Le tecnologie di immunizzazione di nuova
generazione contribuiranno allo sviluppo di vaccini capaci di
contrastare non solo le malattie infettive, ma anche altre
malattie che affliggono la nostra società, quali il cancro o
quelle neurodegenerative", ha spiegato Rino Rappuoli, presidente
della Sclavo Vaccines Association e coordinatore del progetto.
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