La storia del Meyer si mette in
mostra: inaugurata nell'ingresso dell'ospedale pediatrico
fiorentino un'esposizione di immagini storiche dell'Archivio
Foto Locchi, organizzata dalla Fondazione Meyer insieme a Foto
Locchi per Firenze Ets. Una carrellata di scatti dal passato e
di alcuni momenti storici e particolari del secolo scorso del
pediatrico fiorentino che accompagnano fino al 28 febbraio il
percorso di ingresso e uscita dei piccoli pazienti e delle loro
famiglie.
Foto Locchi, che quest'anno celebra il proprio centenario,
presenta un racconto per immagini della storia del Meyer,
ospedale che nasce come un atto d'amore, quello che nel 1891 il
commendatore Giovanni Meyer volle dedicare in memoria della
moglie Anna, scomparsa giovanissima. Prima di ammalarsi, la
donna aveva intuito, insieme a un gruppo di intellettuali
fiorentino, l'importanza di curare i bambini in un luogo a loro
dedicato. La struttura, che i fiorentini chiamano
affettuosamente 'ospedalino', anticipa per la sua concezione
l'evoluzione della medicina su scala sovranazionale. Al Meyer,
che ha come missione unica ed esclusiva quella di curare i
bambini e gli adolescenti, si formano coloro che diverranno i
padri della moderna pediatria: il professore Giuseppe Mya, con i
suoi studi sulla Tbc, Carlo Comba, famoso per le sue ricerche in
campo neurologico infantile e per la diffusione della
vaccinazione anti-difterica che dimezza la mortalità tra i
bambini ricoverati. Nell'immediato dopoguerra il professore
Cesare Cocchi contribuisce a vincere la meningite tubercolare
rendendo molto noto il Meyer nel contesto mondiale. Nel 1995 il
Meyer ottiene il riconoscimento di ospedale di alta
specializzazione e il 14 dicembre del 2007 completa il
trasferimento nella nuova e moderna sede di Villa Ognissanti.
Nel 2024 il Meyer diventa Istituto di ricovero e cura a
carattere scientifico (Irccs) per la pediatria e si conferma un
punto di riferimento a livello nazionale e internazionale.
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