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A Firenze mostra manoscritti e pergamene del Capitolo del Duomo

A Firenze mostra manoscritti e pergamene del Capitolo del Duomo

Esposti per la prima volta, da Matilde di Canossa a Don Bosco

FIRENZE, 13 dicembre 2024, 13:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Manoscritti e pergamene, datati tra l'XI e il XIX secolo, firmati, tra gli altri, da Matilde di Canossa, Brunetto Latini, Pietro Bembo, Santa Caterina de' Ricci e San Giovanni Bosco. Li espone in via eccezionale per la prima volta il Capitolo del Duomo di Firenze nella sua sede, in via della Canonica, fino al 30 dicembre, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13. La mostra, piccola ma preziosa, ha lo scopo di far conoscere documenti custoditi nell'archivio, momenti e storie dimenticate o non conosciute della vita del Capitolo e della storia fiorentina.
    È un manoscritto in mostra, si spiega in una nota, a ricordarci la messa celebrata per la vigilia di Natale del 1944, da monsignor Iosia, solo per gli alleati che avevano contribuito alla liberazione di Firenze. È, invece, il 2 marzo del 1100 quando Matilde di Canossa (1046 - 1115) emette il "Bando sui beni di Campiano" oggi visibile. Guido Guerra II, figlio adottivo di Matilde, aveva donato le proprietà della chiesa di Campiano, nei pressi di Barberino di Mugello, al Capitolo del Duomo di Firenze. Nonostante la donazione, le proprietà erano oggetto di contese e Matilde di Canossa con questo bando le attribuisce definitivamente al Capitolo. Negli atti notarili, del 26 e 29 giugno del 1257, a firma di Brunetto Latini (Firenze, 1220 circa - 1294-1295) notaio e scrittore, si attesta che i debiti contratti dal Capitolo dovessero essere pagati anche mediante prestiti: 94 libre fornite dai due fratelli Adimario e Berlengherio (uno dei quali canonico del Capitolo).
    Papa Alessandro IV aveva chiesto ai vescovi collaborazione economica e militare per combattere una crociata contro i saraceni in Puglia. Il vescovo di Firenze, Giovanni II, che aveva anche una sua milizia, aveva imposto al clero fiorentino di dare un contributo economico e il Capitolo dovette contrarre ingenti debiti per trovare le risorse. Un altro manoscritto visibile al pubblico è il breve (documento redatto da un notaio) a firma di Pietro Bembo (1470 - 1547), cancelliere o abbreviatore di Papa Leone X, datato 30 gennaio 1517, con cui il pontefice "impone la scomunica a coloro che sottrarranno pietre preziose alla mitra" da lui donata al Capitolo (oggi conservata al Museo dell'Opera del Duomo). In occasione della mostra è visibile anche il Ceppo della tradizione natalizia fiorentina, riprodotto su modello del XVIII secolo.
   

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