"Stiamo vivendo una propaganda
davvero fascista ma noi non ci caschiamo perché questo è un
governo che non c'è stato e in cinque anni ha smantellato la
sanità pubblica. Sono venuti solo a conquistate l'Umbria": lo ha
detto Stefania Proietti, tenendo in mano la Costituzione, nel
comizio di chiusura della campagna elettorale per le regionali
in Umbria. Insieme alla candidata presidente del centrosinistra,
sul palco allestito all'esterno della Città della domenica anche
le sindache di Perugia e Firenze, Vittoria Ferdinandi e Sara
Funaro. Con loro altri 50 sindaci umbri, ricordati dal palco uno
ad uno. Presente l'europarlamentare Dario Nardella.
"Grazie perché mi avete chiesto voi di essere qua" ha detto
Proietti. "In 5 anni nonostante decine di inviti l'assessore al
turismo della nostra regione non è mai venuta ad Assisi e le
città governante dal centrosinistra non hanno mai vinto un
bando" ha affermato per poi aggiungere: "É solo una nostra
impressione o c'è qualcosa di altro dietro?".
Rivolgendosi poi alla premier Giorgia Meloni ha detto: "ha
parlato di Assisi ma peccato che lei è stata la prima presidente
del Consiglio a non mandare nessun rappresentate del governo per
la prima volta dal 1939 alle celebrazioni del patrono Italia".
"Lei pensa di venire qua con la sua propaganda a comprare i
nostri voti - ha proseguito - mentre con i tagli fatti ai Comuni
dobbiamo ora capire dove tagliare e allora diciamo no. Diciamo
anche no ad una presidente del Consiglio e a quella di Regione
che si fanno una foto sullo stesso palco con uno come
Bandecchi".
"È bello essere dalla parte giusta della politica, di chi si
conquista i voti e non di chi se li compra" ha detto la sindaca
di Perugia. "Giorgia Meloni poi - ha sottolineato - ci deve
dire, a noi sindache e sindaci, perché hanno messo 700 milioni
sull'operazione Albania tagliando invece sugli enti comunali.
Siamo quindi chiamati a scendere in campo per l'Umbria ma con
Stefania andremo anche a difendere dei valori costituzionali".
Anche Funaro come Ferdinandi è stata la prima donna a
ricoprire la carica di sindaca della sua città, Firenze. "Dico
grazie a Stefania - ha detto - che è stata una ottima sindaca,
perché con tre donne sul palco ha voluto lanciare un messaggio
ovvero che la politica sta cambiando. I simboli di Firenze e
Perugia devono essere presi ad esempio perché ci si muove in
entrambi i casi dai principi fondanti della costituzione con la
capacità di ascoltare i cittadini invece che evocare le paure".
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