Debutta il 3 agosto, al Festival
Puccini di Torre del Lago (Lucca), il nuovo allestimento della
Turandot, l'ultimo capolavoro di Giacomo Puccini rimasto
incompiuto per la morte del compositore.
La Turandot della 70esima edizione del Festival Puccini, si
spiega in una nota, porta la firma di Pier Luigi Pizzi che
propone per l'opera un allestimento dal punto di vista
figurativo altamente evocativo e simbolico, caratterizzato da
essenzialità di forme esaltate da costumi dagli accesi
cromatismi ed eseguita in una versione inconsueta: la bacchetta
del direttore d'orchestra Renato Palumbo si fermerà proprio dove
si arrestò la penna di Puccini prima di morire. "La proporremo,
- afferma Pizzi - nella versione che trova un termine
insormontabile nella morte che spegne Puccini nella vita reale e
si porta via Liù sulla scena. Credo che Puccini, giunto alla
morte di Liù, sapesse di aver detto con la sua musica tutto
quanto c'era da esprimere. Parrebbe che il destino, sotto questo
profilo, abbia assecondato il compositore". L'opera sarà
interpretata dal soprano Anna Pirozzi mentre sul podio del
Pucciniano ci sarà Renato Palumbo per la prima volta al
Festival.
Turandot debuttò al Teatro alla Scala il 25 aprile 1926. Dopo
il momento dell'uscita delle spoglie di Liù il direttore
d'orchestra, Arturo Toscanini, amico fidato di Giacomo Puccini,
poggiò la bacchetta sul leggio dicendo: "Qui finisce l'opera,
perché a questo punto il maestro è morto". A 98 anni da quella
storica sera, il pubblico del 70esima Festival Puccini di Torre
del Lago potrà rivivere la stessa emozione.
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