In tre anni, 19 nuclei
familiari del tutto nuovi, precedentemente non residenti, e 26
già residenti, per circa 60 residenti in più. Radicondoli,
piccola comunità della Toscana centrale, nel Senese, dal 2020 ha
invertito la rotta della discesa demografica e da poco più di
900 residenti oggi ne conta 960. E' quanto rende noto il Comune
illustrando i risultati di WivoaRadicondoli, progetto lanciato
dall'amministrazione per sostenere lo sviluppo del borgo,
presentati lo scorso 3 luglio durante il convegno sull'abitare
organizzato da Caritas Toscana. In quattro anni, tra il bando
prima casa e il bando affitti l'amministrazione ha investito
oltre 360mila euro in contributi dedicati a persone che hanno
scelto di acquistare la loro prima casa a Radicondoli o di
affittare la loro casa qui. Con una finalità: rimanerci a
vivere.
"Il nostro obiettivo è stato quello di sostenere persone che
hanno scelto Radicondoli per vivere. E tornare a far crescere
questo borgo nel cuore della Toscana. Un obiettivo raggiunto -
dice il sindaco appena confermato al secondo mandato, Francesco
Guarguaglini -. WivoaRadicondoli ha preso il via circa 4 anni fa
ed ha visto uno stanziamento iniziale da parte del Comune di
circa 1milione e 235mila euro per coprire attività di sostegno
alla casa e non solo". WivoaRadicondoli ha previsto contributi
per la casa ma pure per attività economiche, scuola,
abbattimento dei costi energetici per chi non è ancora
allacciato alla rete del teleriscaldamento, per l'allacciamento
alla rete in fibra ottica, per i pendolari per un totale di 441
beneficiari al 31 dicembre 2023 e un valore economico
complessivo di 1.447.000 euro. "Un insieme di misure - aggiunge
Guarguaglini - che dopo due anni di pandemia e quasi tre anni di
sviluppo ha raccolto frutti significativi. E non ci fermiamo,
guardiamo avanti. Dobbiamo ora consolidare. Le attenzioni
maggiori sono state rivolte alle famiglie, all'istruzione,
all'abitare, ai costi energetici e alle piccole attività
economiche che rappresentano il tessuto sociale della nostra
comunità. E a loro dobbiamo continuare a pensare".
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