Nella vertenza sindacale della casa di moda Roberto Cavalli è arrivata ai sindacati la lettera della dirigenza dell'azienda che ufficializza la procedura di trasferimento a Milano, a partire da settembre, per i 170 addetti della sede di Sesto Fiorentino (Firenze), sito che l'azienda vuole chiudere.
Venerdì 22 maggio, alle 14.30, si svolgerà in merito un incontro tra sindacati e azienda a Firenze nella sede di Confindustria.
"Nell'era digitale e del Covid19 la nuova Roberto Cavalli è
l'unica azienda nel paese che pensa che sia strategico
trasferire 170 famiglie da Firenze a Milano perchè li c'è la
gestione dei servizi digitali - dicono i segretari di Femca-Cisl
e Filctem-Cgil Firenze, Mirko Zacchei e Luca Barbetti -.
Crediamo, pur non essendo noi imprenditori, che tutte le aziende
stiano dicendo l'opposto: proprio grazie al digitale e per le
esigenze indotte da questa particolare situazione si sta
valorizzando il valore e l'importanza del lavoro a distanza".
"Peraltro - proeguono - questo non è il caso: siamo in presenza
di un azienda fiorentina con sede propria per la quale la nuova
proprietà ipotizza una chiusura senza ragioni tecnico
economiche, senza un piano di sviluppo e rilancio dell'azienda e
senza una ragione reale".
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