Al Forte di Belvedere di Firenze va in scena Gong, mostra antologica su Eliseo Mattiacci (Cagli, 1940), uno dei pionieri dell'avanguardia dell'arte italiana della fine degli anni '60, inventore di iconografie cosmologiche e di nuove relazioni spaziali e concettuali tra arte e natura, tra uomo e ambiente.
Al centro dell'esposizione, in programma dal 2 giugno al 14 ottobre, un dispiegamento monumentale di venti sculture distribuite tra gli interni e gli esterni del Forte, oltre a un nutrito gruppo di disegni, circa ottanta, che per la prima volta in assoluto illustreranno l'attività grafica di Mattiacci.
Tema chiave della rassegna, la magia del cosmo,
con la ricerca orbite di pianeti e di astri, ritmi e geometrie
che appartengono all'universo infinito, per tracciare mappe
stellari che adesso come milioni di anni fa funzionano in
termini anche simbolici, rituali. Negli spazi interni del Forte,
tra le opere storiche non mancherà il Tubo (1967) di circa
sessanta metri di estensione.
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